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Buongiorno, vorrei un etto di forza di volontà. Certamente, di che tipo la preferisce?
Quante volte siamo entrati nella bottega dei nostri desideri facendo una richiesta simile a questa? Chiaro, la forza di volontà fa gola a molti, e molti vorrebbero aumentarla. Certe volte addirittura ne esageriamo il potere e siamo tentati di credere che sia la soluzione a tutti i nostri limiti, che sia il mezzo verso ogni obiettivo. Non credo che questo sia vero. Credo piuttosto che la forza di volontà sia uno dei tanti strumenti di cui necessitiamo per centrare i bersagli che stiamo mirando.
Mettersi a dieta, smettere di fumare, cominciare a correre, studiare di più, alimentarsi in maniera più sana, bloggare meglio, curare il proprio orticello, e chi più ne ha più ne metta! Sono solo alcuni degli obiettivi che ci saremo posti almeno qualche migliaio di volte… e che qualche migliaio di volte abbiamo interrotto a metà.
Ma prima di cercare di ottenere più forza di volontà, dovremmo comprendere meglio cos’è.
La vera forza di volontà
Potremmo definire la forza di volontà come quell’energia che spinge verso i propri scopi. Ma siamo ancora vaghi. Ci viene incontro Roberto Albanesi, con la distinzione tra volontà nevrotica e volontà anevrotica.
Forza di volontà nevrotica: si tratta di quella forza legata all’obiettivo. Permette di mettere in campo energie enormi, a volte sconosciute, in virtù di uno scopo che si ritiene importantissimo. È la volontà che viene utilizzata quando lo sforzo ci risulta, in qualche modo, piacevole. Come gli sforzi che si fanno per conquistare una persona, oppure per accudire un figlio (ehm, ne so qualcosa). In questo caso è l’obiettivo che ci dà energia, energia che quindi non proviene dall’interno, ma dall’esterno. Un po’ come la “motivazione intrinseca“.
Forza di volontà anevrotica: questa è la “Vera Forza di Volontà”. Quella che nasce da dentro e aiuta a spingersi verso ogni meta che ci si è posti, anche quella più dolorosa, anche la meno piacevole. Se decidessimo di trascorrere una settimana in piedi su una colonna, senza cibo né acqua, molto probabilmente dovremmo utilizzare questo genere di volontà. Ma, scherzi a parte, la volontà anevrotica è indispensabile per conseguire obiettivi VERI, perché, inutile negarlo, l’entusiasmo prima o poi svanisce. E resta lo sforzo. Se non siamo preparati, falliamo.
Sfruttare la forza di volontà nevrotica
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Questo primo genere di forza di volontà è formidabile per raggiungere gli obiettivi. Lo “sforzo”, per quanto indispensabile, non è l’unica strada percorribile e spesso qualche piccolo “trucco” può facilitarci il percorso. Il concetto sta nel dare un sapore diverso all’obiettivo che ci siamo posti: farlo diventare, per quanto possibile, entusiasmante. Farlo diventare importante non solo a livello razionale, ma anche emotivo. Vediamo qualche esempio.
Passare da motivazione estrinseca ad intrinseca: una cosa è “cercare di laurearmi perché è importante per il mio futuro, anche se ancora non ho deciso con precisione cosa voglio fare da grande”, tutt’altro è “studio perché la materia mi appassiona, ad ogni esame vedo la meta che si avvicina e tra pochi anni potrò essere esattamente ciò che ho sempre desiderato diventare”. Ok, sto estremizzando, ma credo di aver reso l’idea. Non è per niente facile, ma possiamo cercare (a volte scavando, scavando, scavando) il lato piacevole di ciò che stiamo facendo.
Suddividere il percorso in tappe: se il raggiungimento dell’obiettivo è lontano 10 anni, sarà molto difficile che in questo tempo l’entusiasmo non subisca dei cali vertiginosi. Dobbiamo dividere gli obiettivi a lungo termine in più obiettivi a breve termine. Questo ci permetterà di saggiare l’ebbrezza del successo e manterrà, probabilmente, l’entusiasmo alto. Facciamo un esempio: se il mio scopo è mettere da parte i soldi per una vacanza in Tibet con la mia famiglia la prossima estate, e mi servono 5000€, ogni 500€ racimolati faremo una piccola festa e ogni membro della famiglia avrà diritto ad una cena a base del proprio piatto preferito.
Piazzare un regalo ad ogni tappa: già, la semplice suddivisione in tappe non è poi così “allettante”. Molto meglio se ad ogni tappa sappiamo già che avremo un premio, un piccolo assaggio di ciò che ci concederemo una volta ottenuto il risultato. Quando cominciamo una dieta potrebbe essere una buona idea concedersi, per ogni chilo perso, un pasto a base di ciò che più desideriamo mangiare, senza sensi di colpa né rimuginamenti.
Certo è che con la sola forza nevrotica non si arriva da nessuna parte.
Allenare la forza di volontà anevrotica
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E qui cominciano le curve. Perché, lo abbiamo vissuto tutti, è molto più difficile mantenere viva e costante la forza di volontà quando l’obiettivo non ci dà gratificazioni immediati o, ancora peggio, quando non lo comprendiamo oppure non lo condividiamo. Inoltre, non esiste strada che non nasconda durante il percorso cali di motivazione e perdite di entusiasmo. Il “cosa fare” in questo caso è molto più difficile da scrivere, provo a dare qualche spunto di riflessione dettato dal buon senso.
Porsi obiettivi chiari: trasformare il “voglio fumare di meno” in “voglio arrivare a fumare 3 sigarette al giorno”. Avere una meta chiara e definita aiuta decisamente a non mollare alla prima difficoltà: nei momenti di fatica potremmo ripeterci che l’arrivo è vicino, oppure calcolare esattamente quanto siamo distanti (ora fumo 7 sigarette al giorno, quali eliminare ancora?). Poi, eviteremo di cadere nella trappola del “Massì, forse può bastare…”
Prevedere l’affaticamento: e cercare in anticipo delle possibili soluzioni. Altrimenti sarebbe come cercare di attraversare un lago a nuoto e pensare di trovare una soluzione ai crampi quando questi si presenteranno. Sotto stress non si trovano buone soluzioni e il rischio di annegamento aumenta. Siccome siamo certi che le difficoltà arriveranno, possiamo giocare d’anticipo. Ho iniziato a correre, e sono certo che tra un mese (o forse meno) mi stuferò. Ho quindi chiesto a mia moglie di aiutarmi in quel momento, e di supportare la mia forza di volontà con qualche incitamento aggiuntivo.
Vivere ogni ostacolo come una sfida: credo che questo sia IL consiglio per aumentare la propria forza di volontà. È come giocare ad un videogioco: non c’è alcuna gratificazione se non la propria soddisfazione personale. Allo stesso modo possiamo porre il miglioramento della forza di volontà come un obiettivo parallelo, qualsiasi cosa facciamo, e sentirci gratificati ogni volta che vinciamo la sfida. C’è un McDonalds tra il mio posto di lavoro e casa. Quando finisco il lavoro alle 23 il Mc diventa come il canto delle sirene per Ulisse: mi dà grossa soddisfazione passare dal Mc e resistere alla tentazione di farmi una sonora abbuffata. Torno a casa con un languorino indicibile, ma pieno di soddisfazione per il risultato ottenuto.
Un test per misurare la forza di volontà
Per concludere, provate a misurare la vostra forza di volontà con questo piccolo test…
Solo Puffin ti darà forza e grinta a volontà!
Se tutto ciò non fosse bastato… Con “Puffin” non potrete più perdere un colpo! Tratto dai bei tempi in cui Bud Spencer e Terence Hill non erano ancora, rispettivamente, un cuoco e un prete…
www.youtube.com/watch?v=9Lx0OkfTvhQ
Forza di Volontà: ne voglio di più! è stato pubblicato da Andrea Ciraolo.