Elio Riccarand (Foto da alpevda.eu)
Son giorni difficili per Elio Riccarand, chiamato a dure prove per difendere la sua salute. Gli giungano i miei pensieri di affetto e vicinanza, insieme a quelli di tutti coloro che condividono le sue idee.
Uno dei pochissimi dirigenti della Sinistra a non essere servo culturale ( e politico…) dell’Union e del suo localismo per privilegiati. Se credenti, pregate. Se non credenti, invocate il Fato, gli antenati, il Destino, gli astri.
In gamba, vecchio amico. Molti ti sono vicini, et quorum ego.
Riccarand è odiatissimo dai bakkani e dalla Sinistra ufficiale ( quella dei venduti per insipienza, magari pure gratis ..) sostanzialmente per tre ragioni:
1) come storico ha smascherato il bluff della Jeune Vallèe d’Aoste, nobile congrega di clericali che di antifascista non facevano proprio nulla, tanto che mandavano i verbali delle loro riunioni alla Questura fascista.
2) come storico ha scritto la biografia di Emile Lexert, che la Sinistra nicco-dolchiana voleva occultare ( insieme al PCI clandestino dal 1922 al 1943!) per vendere il monopolio della Resistenza al solo Chanoux, suo unico artefice insieme a Zorro e Maciste…..
3) come politico è il padre del referendum propositivo alla svizzera, che vanamente ha cercato di inserire nel nostro statuto.
Ha così smascherato con una coerente misura federalista l’Union, da almeno un ventennio governata da una loggia massonica di costruttori di opere pubbliche inutili.
Libro: Elio Riccarand.; “Storia della Vda contemporanea, 1919-1945“, ediz Stylos.
Roberto Mancini