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Sono loro i nemici del pianeta, i sostenitori inconsapevoli dell'ultima fase di questo capitalismo agonizzante, spietato e spregevole, quelli che lo tengono in vita grazie all'alimentazione forzata. Hanno imparato bene la lezione del mercantilismo anglosassone e del competizionismo statunitense e ora, nella loro arroganza, non ne sanno uscire, si rifiutano a priori di prendere in considerazione, studiare altre strade; o ancor peggio, non sanno riconoscere le alternative in progress che qualcun'altro ha già individuato (come alcuni paesi scandinavi, Cuba, il Brasile di Lula, i vari movimenti ambientalisti, No-global, degli Indignados, OccupyWallSt, ecc).
Se vogliamo scongiurare la catastrofe della fame, della miseria, della dittatura, dello schiavismo prossimo venturo nel nostro Paese, è assolutamente necessario che i nuovi governanti italiani, che mi auguro arrivino presto, abbiano il coraggio di sperimentare queste formule nuove che meglio si armonizzano alle sfide del 3° millennio; occorre farlo presto, con fiducia, regole condivise, spirito di solidarietà e amore per l'umanità intera, al di là di egoismi e campanilismi nazionalistici.
Purtroppo non mi sembra che i partiti politici tradizionali lo stiano facendo granché, mi sembra che non abbiano ancora capito il pericolo che abbiamo di fronte. Lo scopo degli Indigandos è anche quello di farglielo capire, sperando che, nonostante l'emergenza e i tempi ristretti che abbiamo di fronte per scongiurare la catastrofe, lo si possa fare in fretta e che non serva la violenza come via più rapida, ma sicuramente meno edificante, per dare il via al cambiamento. Quindi, forza Indignados! Dimostrate la vostra superiorità spirituale, di civiltà e intelletto, ciò che a loro manca; l'unità di intenti, la pazienza, la consapevolezza, la determinazione, e non la violenza, siano la vostra forza!
D'altronde, lo ha detto oggi il premier greco Papandreu: "la crisi è un occasione per cambiare". Facciamo in modo che lo sia veramente, senza ricalcare certi vecchi schemi fallimentari della storia che necessariamente comportavano barbari spargimenti di sangue. E vedremo chi si stanca prima, chi ha più tempo davanti a sè, se dei ventenni indignati e pieni di vitalità o questi settantantenni in coma che non vogliono schiodarsi dalle sedie.Published by: http://cuba-italia.blogspot.com
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