Forza Italia entrerà nel Governo Renzi? Ecco gli indizi

Creato il 23 luglio 2014 da Mrinvest

Forza Italia entrerà nel Governo Renzi? Ecco gli indizi
Politica e Attualità

Dopo l’assoluzione dell’ex premier Silvio Berlusconi dall’accusa di prostituzione minorile e concussione, anche il Capo dello Stato apre al Cavaliere.

A pochi giorni dall’assoluzione in appello con formula piena dell’ex Premier Silvio Berlusconi dalla condanna riportata in primo grado per i reati di prostituzione minorile e concussione, il clima politico sembra notevolmente essersi svelenito tra maggioranza e parte dell’opposizione, quella che fa capo a Forza Italia.

Ieri mattina, dal Quirinale, è stato proprio il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ad invitare all’apertura di una nuova fase politica, dichiarando che ora ci sarebbero le condizioni per una riforma della giustizia, grazie al riconoscimento dell’ottimo lavoro svolto dalla stragrande maggioranza dei Magistrati. Senza citarlo, è ovvio che Napolitano si riferisse a Berlusconi che, dopo la sentenza, aveva lodato il lavoro della quasi totalità dei Giudici in Italia.

Patto Renzi-Berlusconi per le riforme.

E nei giorni scorsi, sempre da Forza Italia, è partito l’appello al Governo Renzi a mettere in agenda la riforma della giustizia tra i punti più urgenti da affrontare all’interno del processo delle riforme.
Napolitano, poi, sempre ieri mattina, ha invitato le parti politiche a dissentire senza eccessi, perché le riforme istituzionali, come il superamento del bicameralismo perfetto, non sarebbero frutto di decisioni improvvisate, ma ponderate. Un appello, quello del Capo dello Stato, che sembra una benedizione al patto tra PD e Forza Italia per le riforme.

Movimento 5 Stelle e Nuovo Centro Destra.

Ma se ancora l’ex premier distingue tra sostegno a Matteo Renzi sulle riforme e opposizione dura sulla politica economica, sembra sempre più probabile che Berlusconi si decida per entrare a fare parte dell’esecutivo e della maggioranza, in modo da continuare ad essere più incisivo sul dibattito politico, evitando così che il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo diventi l’interlocutore privilegiato del PD. In un solo colpo, poi, farebbe anche fuori politicamente il Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano, la cui irrilevanza dentro al Governo sarebbe ancora più evidente.


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