Una bella spesa per dire a Marcello che i suoi amici sono al suo fianco. Bel pensiero. I veri amici si vedono nel momento del bisogno. Solo che il bisogno di Marcello è un po' particolare.
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Marcello è Dell'Utri, detenuto a Parma dal 13 giugno, condannato in via definitiva (condannato in via definitiva) a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Pare che per scongiurare il suo sciopero della fame, le autorità abbiano derogato alle regole e gli concederanno più libri in cella. E poi un suo collega di partito diceva che con la cultura non si mangia...Una facile ironia potrebbe far dire che la pagina in questione è un insieme di pizzini. Considerando però che l'iniziativa, partita dalla moglie e dalla segretaria, raccoglie soprattutto molte firme di amici e colleghi e collaboratori di Publitalia '80, beh, il dubbio che sia stata una campagna ben studiata, a me, rimane.
E quindi oltre settanta messaggi di solidarietà per l'ex senatore appena rientrato dal soggiorno libanese. Non sto neanche a citarle, tutte le frasi affettuose e sincere di chi ci tiene a dire "siamo al tuo fianco, Marcello". Mi concedo solo qualche riflessione sparsa, spulciando in quella paginata.
Insomma, un profluvio di pensierini per un amico in difficoltà. Ultima annotazione. La grafica è sorprendentemente simile a quella delle pagine normali del Corriere. Ma ciò non vuol dire nulla: la pubblicità non è una scelta editoriale. Certo, è interessante che il giornale (evidentemente ben consapevole della portata della notizia) abbia anche scelto, addirittura a pagina 9, nel comparto politico, di scrivere, a firma Felice Cavallaro, il collaboratore "mafiologo" di via Solferino, un pezzo in cui si spiega la genesi di quella grande pagina – opportunamente accompagnata dalla dicitura «Avviso a pagamento». Il fratello gemello Alberto dice che tutto è stato organizzato a sua insaputa. Cioè Marcello non ne sapeva nulla. Al tuo fianco, a tua insaputa.