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#ForzaMichael, è passato un anno dall’incidente

Da Carlo69 @F1Raceit

Un anno dopo, più che mai, forza Michael“. Con questo tweet, la Ferrari invia il proprio sostegno a Michael Schumacher a un anno dall’incidente avuto sugli sci a Meribel, in Francia.

Un anno dopo, più che mai, #ForzaMichael http://t.co/IMXbH5DirC pic.twitter.com/i7kDoDxy9N

— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) 28 Dicembre 2014


Il 29 dicembre di un anno fa, la Ferrari e tutti i suoi tifosi furono colpiti dalla notizia del tragico incidente a Michael Schumacher sulle nevi di Meribel. Da quel momento tutti si sono stretti attorno al campione tedesco e alla sua famiglia.
Nel corso degli anni Michael, con le sue gare appassionanti e le sue vittorie, ha dimostrato una forza e una determinazione straordinarie e ha conquistato un posto speciale nella storia della Scuderia e soprattutto nel cuore di tutti i suoi tifosi. Così oggi, 12 mesi dopo quel giorno terribile, la Ferrari e i suoi appassionati non smettono di fare il tifo per lui, sono vicini alla moglie Corinna e al resto della sua famiglia e lo spronano a continuare a progredire lungo la strada della ripresa.

Nel frattempo la portavoce del campione tedesco Sabine Kehm ha confermato che quasti tutte le collaborazioni pubblicitarie strette in passato restano intatte: “La nostra idea è sempre stata quella di una collaborazione su una base amichevole, personale e di associazione. Questi collegamenti sono mantenuti anche oggi. Ora, come prima, quasi tutte le collaborazioni rimarranno
Ad ulteriore conferma è lo stesso sito di Michael Schumacher sulla quale figurano sempre i sei loghi degli sponsor che continuano a mantenere il rapporto con l’ex pilota. “Bisogna sempre pensare in quale fase della carriera ci si trova. Quando si è piuttosto giovani si va alla ricerca un’immagine più pubblica e, quindi, una maggiore presenza nel campo della pubblicità. Michael non ha bisogno di questo“, ha aggiunto Sabine Kehm.
Altra conferma arriva da Robert Peil, manager della DVAG, una delle marche storiche associate al nome di Michael Schumacher. “Per noi è ovvio rimanere insieme anche nei momenti difficili. Sarebbe un segnale funesto come azienda. Non dipendiamo uno dall’altro. Giocava a calcio con noi, ma ha sempre detto: se si vuole avere successo, è necessario lavorare” –  ha concluso Robert Peil.

Tutti vogliamo ricordarlo così:

Decidere di smettere è stato difficile anche per i miei amici della Ferrari, significa non lavorare più con loro ma questo giorno doveva arrivare.

L’automobilismo mi ha dato gioie enormi e ogni momento della carriera è stato fantastico

Senza la mia famiglia, il suo aiuto e il suo appoggio non ce l’avrei fatta a essere quello che sono.

Alla fine del 2006 ero semplicemente stanco e non avevo più energie. Dopodiché ho potuto di nuovo fare il pieno di energia, correndo in moto e con i kart. E quindi ho accettato l’offerta di Ross Brawn. Mi sento come un ragazzino di dodici anni che saltella in giro.

Anche se sono ancora in grado di competere con i migliori piloti, a un certo punto è giusto fermarsi e dire addio. Durante il mese scorso ho riflettuto molto, non ero sicuro di avere le giuste motivazioni e l’energia necessaria per correre ancora. Non è nel mio stile andare avanti se non sono al 100%, ora che ho deciso mi sento più sollevato

Sebastian è un tipo fantastico e un grande pilota che in questo momento ha il vento contro. È un processo di apprendimento. Per essere un buon campione bisogna anche saper perdere. Solo dopo si ottiene più rispetto e si impara a godere veramente dei successi.

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