Oggi siamo giunti al 23esimo giorno di massacro nella striscia di Gaza. Grazie al web stiamo vedendo la solidarietà che giunge da tutto il mondo per il popolo palestinese: chi scende in piazza, chi espone la bandiera palestinese, chi decora il proprio corpo o un proprio oggetto personale con quei colori; dal Sudamerica all’Asia, dall’Europa ai luoghi più remoti della terra.
Neanche Napoli è rimasta immune da questo virus di piccoli grandi gesti di solidarietà. La città partenopea, del resto, ha sempre avuto una lunga tradizione filopalestinese e la manifestazione dei giorni scorsi l’ha riconfermato. Ma anche la sua provincia si è mostrata sensibile alla questione in medioriente. Portici in questi giorni ha fatto parlare di sé per il barbaro omicidio di Mariano Bottari, il settantacinquenne ucciso per errore, ma proprio nella piccola e popolosa città in questi giorni è apparso in viale Camaggio un bellissimo murales, “Free Gaza” con il nuovo slogan “Resto Umano”, coniato da quando Israele ha deciso di attaccare il più famoso insediamento arabo-palestinese al mondo, continuando a calpestare ogni diritto umano, colpendo addirittura un ospedale ONU.
Non è concepibile come qualcuno possa credere alla retorica dei sionisti israeliani sostenendo che questi attacchi siano giusti perché in difesa dal terrorismo di Gaza.
A proposito, restiamo umani.