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Fotografia stenopeica

Da Marcoscataglini
PictureL'altro giorno ho sistemato alcune foto fatte con la mia fotocamera stenopeica. Finalmente le foto sono venute esattamente come io volevo! La fotografia stenopeica è un'arte difficile, di quelle con una lunga curva d'apprendimento. Non tanto dal punto di vista squisitamente tecnico, visto che l'unica vera variabile è il tempo di esposizione (lunghissimo), quanto da quello per così dire iconografico. Se infatti lo scopo è solo quello di ottenere immagini poco nitide, è evidente che ci sono metodi più semplici! In realtà la scarsa nitidezza di una foto stenopeica è diversa da una semplice sfocatura o dalla resa di un obiettivo "simple lens", e non è riproducibile in alcun modo, neanche con Photoshop. E' una sorta di "diffusione" dei contorni, di evanescenza morbida e setosa, che cresce anche grazie al fatto che i lunghi tempi di esposizione rendono simile ad un velo ogni cosa che si muova. Tempo fa ho realizzato delle foto di alcune statue nel traffico di Roma: col foro stenopeico la città sembrava deserta, le automobili si erano magicamente trasformate in una striscia chiara appena visibile e il soggetto emergeva come in un quadro di De Chirico. Può piacere o meno, naturalmente, ma questa magia è -dal mio punto di vista- assolutamente fantastica! Sto lavorando a una serie di tutorial sulla fotografia stenopeica che spero di mettere presto online sul sito: magari a qualcuno di voi può far comodo avere dei consigli, fermo restando che in pochi campi, come quello della fotografia "Lo-Fi" in generale, occorre principalmente procedere per tentativi ed errori a farsi una personale esperienza...

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