“Entramo a New Orleans dal lungo Ponte Est. All’entrata della città si vedono le molte ferite ancora aperte, lasciate da Kathrina. Qui ci sono resti ci case cadenti o completamente sventrate, o al contrario file di villette nuovissime e complessi residenziali appena inaugurati, segno che di quello che c’era ben poco è rimasto. (…) Una delle cose più indescrivibili di New Orleans è l’atmosfera rilassata che si respira la mattina; tutto sembra svegliarsi dolcemente, le botteghe iniziano ad aprire, negozianti con l’aria pigra buttano secchi d’acqua sul marciapiede per pulire qual che resta delle note brave di Bourbon Street… E’ difficile da descrivere a parole, bisogna respirarla”
Diario di viaggio 2008
* Questo post nasce da un’idea di Patato Friendly – diario di viaggio e non di una mamma viaggiatrice e del suo piccolo Patato