Giancarlo Castellani scrive: 19 maggio 2010 alle 17:24Sono stupito per l’intervento di Ambrogio Ponzi e vorrei suggerirgli di informarsi bene prima di emettere certe sentenze.Se lo ritiene può visitare il sito della Provincia (www.provincia.parma.it) dove troverà il resoconto della conferenza stampa con la quale, stamattina, ho presentato l’accordo con Arpa e Usl per normare la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra (testo che sarà presto scaricabile sul portale ambiente della Provincia) Faccio presente che, al momento, non vi sono norme di legge che impediscono la realizzazione di impianti su suolo agricolo: l’intento della Provincia è quello di creare le condizioni di compatibilità necessarie per evitare una proliferazione incontrollata.Cordiali saluti.Giancarlo CastellaniAmbrogio Ponzi risponde 19 maggio 2010 alle 21:58Egregio assessore Giancarlo Castellani, non amncherò certamente di leggere il testo come da lei suggerito. Ho letto comunque il comunicato stampa oggi pubblicato che ricalca le anticipazioni riportate sull’invito con due interessanti annotazioni:1. Riccardo Franchini, responsabile del Servizio Sistemi ambientali dell’Arpa di Parma afferma che “A Parma sono già stati presentati oltre 60 progetti di impianti fotovoltaici a terra di grandi dimensioni, sopra 1 Mw: un’alta richiesta che ci ha messo di fronte a un impegno notevole dal punto di vista tecnico e per la quale non eravamo adeguatamente preparati”, questa importante affermazione conferma le mie perplessità sia sull’impatto ambientale conseguente sia sull’impreparazione con cui si è affrontata la materia che si tenta di recuperare con “linee guida” ad aree già definite.2. Si afferma poi che “I principali problemi che gli impianti fotovoltaici a terra possono generare riguardano soprattutto il ripristino dell’utilizzo originario dei terreni, una volta dismessi gli impianti, e l’eventuale impatto sul paesaggio circostante.” . Signor Castellani questo ha un minimo di senso solo se tutto l’ambiente circostante venga conservato nell’attuale situazione sulla base di un vincolo certo per i venti anni. Lei deve ammettere che la localizzazione dei due impianti (Rimale e San Michele campagna) su suolo agricolo nel Comune di Fidenza è l’inizio della riclassificazione dei terreni circostanti ad usi diversi da quello agricolo. A questo punto il ventilato ripristino è solo consolatoria.Tornando al mio intervento e senza tediarla ulteriormente dico che ci troviamo su posizioni diverse, opposte. La mia posizione è assolutamente critica verso il fotovoltaico su terreno agricolo, la sua nasce dagli atti ufficiali prodotti dall’amministrazione provinciale di cui lei è Assessore provinciale all’Ambiente.Solo in questo senso deve leggersi il mio richiamo alla sua responsabilità personale in queste scelte sbagliate.
Ambrogio Ponzi
