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Fotovoltaico: le perplessità dell'Assessore.

Creato il 21 maggio 2010 da Ambrogio Ponzi @lucecolore
Fotovoltaico: le perplessità dell'Assessore.Il territorio tra il depuratore e il distributore di San Michele Campagna che verrà ricoperto da impianto fotovoltaico su terreno agricolo
Dal resoconto del quotidiano Polis del 20 maggio 2010 in margine alla conferenza"Le linee guida per il fotovoltaico a terra".L'intervento dell'Assessore all'ambiente Giancarlo Castellani«La Provincia si è attivata per promuovere la produzione di energia solare pubblicando diversi bandi per incentivare la realizzazione di impianti nei comuni parmensi (19 gare sono già state avviate mentre altre 3 stanno per partire, ndr) e intendiamo raggiungere i 50 Megawatt, il 10 per cento del fabbisogno parmense, in grado di soddisfare il consumo energetico medio di 45.000 persone. Dobbiamo però prestare attenzione al consumo del suolo, all'impatto sul paesaggio, sulle falde acquifere e sulla biofauna, attraverso azioni mirate. Così come alla sicurezza degli impianti, che devono essere recintati e dotati di sistemi di controllo e allarme».«Per quel che riguarda la localizzazione degli impianti privilegiamo i terreni compromessi, come le ex cave e le discariche esaurite. Ma purtroppo la legge nazionale non prevede limiti per la loro estensione e questo fa sì che possano spuntare centrali enormi».L'intervento del responsabile del Servizio sistemi ambientali dell'Arpa Riccardo Franchini«Ci sono progetti che hanno destato qualche preoccupazione. A noi non piacciono molto, perché non vorremmo che piano piano i pannelli occupassero i terreni oggi destinati all'agricoltura. Gli impianti sono comunque soggetti alla Valutazione di impatto ambientale - conclude - ma era necessario aprire un confronto con Ausl e Provincia».Fotovoltaico: le perplessità dell'Assessore.
Polis del 20 maggio 2010 in margine alla conferenza "Le linee guida per il fotovoltaico a terra".
"E chi l'avrebbe mai detto che una capra avrebbe potuto essere così utile alle centrali fotovoltaiche? Il piccolo erbivoro rappresenta infatti la soluzione più pratica ed ecologica per evitare che l'erba infesti i pannelli compromettendone il loro rendimento. Una soluzione suggerita nelle linee guida varate da Provincia, Ausl e Arpa. Gli animali dovranno però provenire da un allevamento indenne da brucellosi e ci sarà l'obbligo di delegare il servizio veterinario alla loro registrazione nella banca dati nazionale delle movimentazioni e dei censimenti. Acqua e foraggio, poi, non dovranno mai mancare e l'impianto dovrà essere ispezionato quotidianamente. Le capre-giardiniere, però, non potranno sgranchirsi le zampe tanto facilmente. Gli sarà infatti vietato il "pascolo vagante", a meno che non venga autorizzato dal sindaco del Comune dove sorge l'impianto. "

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