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Foulard’aria

Da Lielarousse

Nessun suono migliore per farsi incantare

“Nessun suono migliore per farsi incantare” 
opera di Pietro Mancini

Bambino credi di esserti perso?
Una foulard’aria  nebulosa stoffa cristallizzata di sabbia ed acqua marina ti parla.
Vieni a spasso con me.
La voce si sparpaglia, t’avvolge piroettando e in una spirale come di galassia di latte e piccoli astri accoglie a sé foglie cadute estirpando delicata radici fresche della terra tra lo svolazzare imbizzarrito di farfalle, poi l’ombra di un volto di bambina appare.
Vieni questo è mondo nuovo. Qui non ci sono veleni.
Ti prende la mano. Le dita di radici mutano morbide e il palmo caldo e rosa pallido. La stretta è forte, lei così più piccina di te eppure ti senti al sicuro.
Bambino hai le mani di uomo grande tu. Rosse e gonfie come già stanche, ma non temere, non c’è stanchezza nel tuo cuore né nella tua mente.
E lei ride e a te viene da ridere con lei.
Bambino perché hai gli occhi chiusi? Aprili!
Non hai gli occhi chiusi, eppure, fai per aprirli come appena sveglio. Ed è bellissimo. Il mare tranquillo dorme e luccica abbracciato al cielo cosparso di stelle blu scintillante pietra primitiva, cammini coi piedi nudi su di una coltre iridescente di cespugli di bacche circondato da castagni e soffice grano cullato dal vento che tacito soffia profumo di petali d’alba ninfea. Sei in cima ad un bosco su una scogliera. C’è casa tua. Ha le fondamenta che traspaiono e le vedi correre ed aggrapparsi al nucleo della terra. E la Terra è tua madre e il Cielo che t’abbraccia è tuo padre.
Ora finalmente vedi. Qui nulla può farti del male!
Le credi. Le credi davvero, e avverti la testa alleggerirsi il collo le spalle il petto le cosce perdere ogni costrizione. Sorpassi l’uscio. Il mare e il bosco t’accompagnano, in dono creano di giunco una seduta e gambe al tuo tavolo da lavoro di pura salsedine. Ti accomodi. L’albatro canta il tuo arrivo lasciando cadere una sua piuma nel tuo palmo, nell’altro un petalo di magnolia si trasforma in pagina e tu.
Sei bambino uomo poeta tu. Non avere mai paura di perderti. A te non accadrà.

L.L.

 



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