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Ma i sogni si scontrano con la dura realtà e il loro percorso di crescita si scontrerà con fatalità ed errori....
Tratto dall'omonimo romanzo di una scrittrice molto famosa negli USA, Joyce Carol Oates, Foxfire - Ragazze cattive ( sempre questo viziaccio di aggiungere postille inutili e irritanti quando si tratta di distribuire qualche film di nicchia poco e male nelle nostre sale) è l'ennesima versione, però al femminile , della gioventù bruciata statunitense alle prese con la propria personalissima versione del sogno americano.
Perchè se nell'intenzione dei padri fondatori , gli Stati Uniti dovevano essere la terra dell'opportunità di migliorare per chiunque ne avesse calcato il suolo, il film di Cantet ( ed è strano , quando non paradossale che a raccontare questa storia sia un regista francese qui al suo primo film in lingua inglese, che quindi più europeo non si può) è la dimostrazione di quanto in realtà ci sia del marcio alle radici di quella straniante utopia che è diventato il Sogno Americano, nominato da tutti e accarezzato da nessuno.
Foxfire - Ragazze cattive è stato vittima di inopinate vicende produttive che ne hanno posticipato l'uscita di circa un anno , probabilmente anche a causa di rimaneggiamenti continui per un film che nonostante sfiori le due ore e trenta sembra incompleto, troppo ellittico in certe sezioni per non essere stato tagliato per far scendere il già notevole minutaggio. Del resto il romanzo da cui è tratto è un qualcosa di molto più complesso e lungo, quindi Cantet (e il suo fido sceneggiatore di sempre Robin Campillo, quello di The Revenants, il film da cui è stata tratta l'omonima serie tv di cultissimo) hanno dovuto lavorare di forbici e di cesello per amalgamare al meglio il tutto.
Foxfire-Ragazze cattive non è un capolavoro, alterna pagine vigorose ad altre un po' troppo didascaliche, sfiora lo stereotipo nella descrizione delle varie componenti della gang al femminile ma sceglie volti talmente particolari, peculiari oserei dire che si sorvola sul taglio dei personaggi che risulta abbastanza sbrigativo.
Lo sguardo di Raven Adamson ( un'esordiente, nella parte di Legs il capo carismatico del gruppo) sono qualcosa che ti resta addosso anche dopo la fine dei titoli di coda, due occhi come due traccianti che sembrano spalancarsi ulteriormente su tutte le brutture che sono costretti a vedere.
Altro dettaglio da non trascurare l'ambientazione: pur se calato negli anni '50 questo film sembra parlare spudoratamente di tempi odierni, queste adolescenti problematiche sembrano figlie di una qualsiasi malfamata downtown americana del nuovo millennio o della banlieue da cui erano stati generati i protagonisti del precedente film di Cantet, La Classe -Entre Les Murs, film che gli aveva permesso di aggiudicarsi la Palma d'oro a Cannes.
Le loro istanze protofemministe di allora sono le stesse, identiche che oggi vengono reclamate a gran voce.
Foxfire-Ragazze cattive forse è un po' troppo manicheo nel suo assunto, perchè gli uomini sono tutti dei gran bastardi e/o maniaci sessuali e tutte le donne al di fuori delle Foxfire sono stupide ed oche ma è un tassello coerente nella carriera di Laurent Cantet abituato a raccontare vite di personaggi che anelano sempre a qualcosa di diverso, arrivando anche a costruirselo ( la vita parallela del protagonista di A tempo pieno, un castello di menzogne destinato a crollare alla prima folata di vento non è molto diversa da quella che vivono le ragazze della gang, costrette ogni volta ad alzare la posta in gioco fino a un punto di non ritorno.).
A Cantet non interessano i dettagli criminali ( vedere la sequenza dell'esito del rapimento, in altri film sarebbe stato il culmine del pathos, qui invece è quasi maltrattata per come è senza glamour o sottolineature varie), interessa solo il percorso di crescita di questa ragazzotte di provincia con una meravigliosa idea di uguaglianza in testa.
Non il miglior Cantet, ma diamine, ad avercene....
( VOTO : 7 / 10 )
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