Le ormai imminenti elezioni potrebbero contribuire a smentire alcuni ( tristemente) celebri detti riguardo agli italiani ed alla loro memoria:
" L'Italia è una comunità nazionale che prova, di fronte al suo recente passato, un sentimento di estraneità." (Marcel Detienne, cit.)
" Un Paese che ignora il proprio ieri, di cui non sa assolutamente nulla e non si cura di sapere nulla, non può avere un domani." (Indro Montanelli, cit.)
Potrebbe forse capitare, di fronte al caos ormai costante e perdurante, di perdersi ulteriormente in infiniti dimenticatoi tutto ciò che è stato negli anni/ legislature precedenti?
In occasione di un elezione così economicamente, socialmente, politicamente, [...] importante sarebbe veramente stupendo vedere collocato qualche nuovo mattone capace di sfatare il lamento e la tremenda insoddisfazione caratteristiche di questi " ultimi" tempi:
" Per fare una partita alla "Repubblica" occorre/ essere iscritti a una compagine politica:/ ce ne son decine tra cui scegliere a seconda del colore [...].
Una volta che si è in squadra - o in squadraccia - è/ importante aver le natiche al posto della faccia per/ riuscire a reggere la fase atletica, con più tensioni:/ la campagna acquisti, detta anche "le elezioni"./ Caratteristica della "Repubblica" è di esser gioco a/ palla multipla, ma senza limiti di numero, volume o/ qualità di sorta: ognuno inventa le sue palle e poi le spara a propria volta./
E il pubblico pagante che finora è stato zitto/ decide chi tifare, esercitando un suo diritto, credendo a quelle palle che lo fanno più contento/ e premiandone l'autore con un posto in Parlamento.[...]
Quando sei in cabina e giochi la schedina ricordati/ che sei la colonna di un sistema. [...] Scegli attentamente il tuo prossimo problema./ II Parlamento è uno stadio tutto pazzo: 2 curve a gradinate senza un vero campo in mezzo,/ rinchiuse in 2 palazzi in cui s'attizzano gli scazzi tra schiamazzi e rubamazzi, istituzionalizzando gli intrallazzi./
Si aprono le danze tra le squadre elette e parte il walzer delle alleanze,/ in cui vengono stretti tutti i gatti con i sorci,/ i cani con i porci,/ in quell'unico bestiario che dovrebbe governarci./
La maggioranza vince,/ il resto fa l'opposizione,/ un manipolo di eletti forma una delegazione,/ va dall'arbitro sul colle per prestare giuramento forgiando nuove palle da buttare in Parlamento. [...] "
(Frankie Hi-Nrg Mc, Rap Lamento)
Giocando la fatidica " schedina", forse, questa volta potrebbe essere possibile allontanarsi un altro pò dal baratro ( anche culturale) per porre nuove basi su cui strutturare una qualche forma di rinascita: serve una rinascita per porre un freno alle ingiustizie endemiche ormai diffuse.
Servirebbe una rinascita, anche comunicativa, per far comprendere quanto l'impopolarità di certe future scelte potrebbe comportare, sul medio-lungo termine, qualche beneficio.
Servirebbe imporre una rinascita capace di stabilire le vere priorità dell'economia in rapporto alla speculazione finanziaria. Servirebbe una rinascita per l'industria, per la società, per l'ambiente, per la produttività, per la cultura, [...] per tutto ciò che è da troppo tempo al palo.
Servirà anche memoria per non dimenticare il voto dato a chi ha illuso, offeso e brutalizzato qualsiasi forma di Italia ed ogni italiano; serviranno voti utili per arginare chi ha trascinato all'ordine del giorno gli " scazzi, schiamazzi e rubamazzi" di cui sopra.
Servirà ricordare le troppe promesse tradite e le troppe pagliacciate onorate, in un ventennio che non può essere liquidato come semplice " recente passato".
Servirà ricordare, nel segreto di una cabina, quanto siano da evitare tutti gli ulteriori " prossimi problemi" che potrebbero derivare da fattori come instabilità o precarietà politica: sembrano restare purtroppo dietro l'angolo tragiche parole come fallimento e " default".
Servirebbe anche fare attenzione ai demolitori costanti, ai fondatori di movimenti " ad-personam" o " ad-marchium"; servirebbe diffidare di ex-leader di Partito e scarti di Prime Repubbliche riuniti ( appositamente?) in " cartelli" civici, così come servirebbe guardare con occhio costantemente critico chi si è proposto, attraverso un indubbio percorso di rinnovata credibilità, per ricostruire l'alternativa unica e reale per rendere più giusta ed equa questa Italia.
Servirebbe lottare per ricostruire la sanità, combattere per impedire la lenta demolizione di capisaldi come l'istruzione ed evitare di rendere il bilancio nazionale una semplice sommatoria di manovre " lacrime e sangue".
Servirebbe incentivare la crescita, studiando nel dettaglio dove e come intervenire per rendere questa Italia migliore e competitiva su scala europea e globale: quali " insegnamenti" vogliamo " ereditare" da questa crisi? Quali opportunità potrebbero nascondersi dentro ad un declino da fermare ad ogni costo? Servirebbe una politica capace di " educare" l'italiano alla tremenda complessità dell'architettura che lo circonda: non è tutto facile e/o facilmente risolvibile con qualche schiamazzo.
Servirebbe un sistema partitico capace di capire che, volente o nolente, la tornata elettorale prossima rischia di rappresentare, anche giustamente, una vera e propria " ultima spiaggia": disperso questo segnale, il naufragio potrebbe diventare inevitabile.
Ogni italiano dovrebbe, inoltre, studiare ed aggiornarsi di più per capire come poter andare oltre al problema apparentemente/volutamente irrisolubile: servirebbe curarsi di conoscere qualcosa, smentendo quanto precedentemente attribuito ad Indro Montanelli.
Servirebbe ritrovare un'idea di comunità, una convinzione forte con cui (ri)scoprire una "nuova visione" perfettamente realizzata in musica dai Queen:
"[...] I had a dream/ When I was young/ A dream of sweet illusion/ A glimpse of hope and unity/ And visions of one sweet union/ But a cold wind blows/ And a dark rain falls/ And in my heart it shows/ Look what they've done to my dreams/ So give me your hands/ Give me your hearts/ I'm ready/ There's only one direction/ One world one nation/ Yeah one vision [...]"
"[...] Ho fatto un sogno/ Quand'ero giovane/ Un sogno di dolce illusione/ Un barlume di speranza e unità/ E visione di una dolce unione/ Ma soffia un vento freddo/ E cade una pioggia scura/ E nel mio cuore questo si vede/ Guarda cos'hanno fatto ai miei sogni/ Quindi datemi le vostre mani/ Datemi i vostri cuori/ Sono pronto/ C'è solo una direzione/ Un mondo, una nazione/ Yeah una visione [...]"
Fra visione, sogno, unione ed illusione può nascere una nuova idea di Italia ed una nuova anima di italiano?
Sarà possibile oltrepassare il velo di Maya imposto da " spread", default, " Fiscal Compact", " Mes", Btp, Bund [...]? Sarà lecito adoperarsi per provare ad andare oltre questo caos interno ed esterno al sistema Italia?
Abbiamo, oggi più che mai, il dovere di tenere accesa ogni speranza possibile:
" Bisogna avere ancora un caos dentro di sé per partorire una stella danzante."