Fragilità e audacia: la gioielleria contemporanea di Ana Hagopian
ARSENALE CREATIVO
Nonostante sia una città piccola, lontana dai ritmi frenetici di Milano o della capitale, Venezia permette sempre di scoprire qualcosa di nuovo e sorprendente, spesso per caso. Come lo scorso venerdí, quando, all’aperitivo offerto da OHMYBLUE, ho avuto il grande piacere di scoprire e ammirare i lavori di Ana Hagopian.
Dopo aver studiato Arte e Interior Design a Buenos Aires, Ana si è trasferita in Spagna e ha cominciato a viaggiare, scoprendo le culture dell’Asia e dell’America Latina. Nei primi anni Novanta ha iniziato ad usare la carta per realizzare gioielli, e da allora questo materiale è diventato il mezzo per tradurre l’ispirazione raccolta durante i suoi viaggi in creazioni uniche e spettacolari. Come descrivere il suo lavoro? Probabilmente come un punto d’incontro tra arte e design. I suoi pezzi, infatti, non sono solo semplici gioielli: sono più che altro sculture da indossare, piccoli oggetti d’arte, ispirati alle forme della natura.
Dal girocollo di lamponi, alle farfalle rosse che sembrano svolazzare felici nell’aria, ogni pezzo della collezione esprime una propria personalità. Ciò che apprezzo particolarmente è la combinazione tra la fragilità trasmessa dalla carta e la scelta audace dei colori, principalmente giallo brillante, fucsia, rosso e blu elettrico, ma anche nero e bianco.
“La carta è contraddittoria, provocatoria e umile” afferma Ana Hagopian, ed è esattamente l’impressione trasmessa da questi splendidi gioielli. Sono semplici, ma pieni di dettagli; estremamente leggeri, ma pesantemente colorati; creati con un materiale quotidiano, ma ricchi di unicità.
Fragilità e audacia: la gioielleria contemporanea di Ana Hagopian
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