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“Fragole e sangue”: un Sessantotto da videoclip tra comizi urlati e sode manganellate

Creato il 14 marzo 2012 da Onesto_e_spietato @OnestoeSpietato

“Fragole e sangue”: un Sessantotto da videoclip tra comizi urlati e sode manganellate

Un campo sportivo sta per essere trasformato, per volere dello Stato, in un centro d’addestramento per soldati da spedire in Vietnam. L’apolitico e conservatore Simon a poco a poco si fa prendere dalla causa e, insieme a tanti altri, occupa la Columbia University. Conoscerà così il paradiso della libertà, come l’inferno delle manganellate.

Vincitore del Premio della Giuria al 23esimo Festival di Cannes, Fragole e sangue (1970) è senza dubbio un film di forte impatto, di sicuro effetto, che urta e sconvolge l’impreparato e scioccato spettatore di ieri come quello allenato e appisolato di oggi.

Sin dalle primissime sequenze lo stile registico vorticoso, anarchico, rivoluzionario, ci colpisce alla testa, agli occhi, alle costole. La macchina da presa sposa l’ideologia studentesca e ci strattona i bulbi oculari con movimenti funambolici, altalenanti, come in un girotondo allucinato… continua a leggerlo su www.bizzarrocinema.it cliccando QUI



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