Delilah Smith, End of Summer Flip Flops
La voglia, quasi il bisogno fisico di continuare a indossare sandali, anche se l'estate se ne sta andando: anche i miei piedi si rifiutano, gonfiano nella costrizione, si irrigidiscono, fioriscono taglietti e vesciche, rendono difficile, quasi impossibile la giornata.
Come sono esagerati, baldanzosi, presuntuosi, egocentrici.
Soffrono loro e allora deve soffrire tutto il resto del corpo?
Finisce che pian piano il fastidio, la sofferenza, l'impedimento si diffondono, dialgano.
Mi fanno male le mani: o così mi sembra. Mi si annebbia la vista, mi duole la testa, i pensieri si fanno frammentari, tutti concentrati come sono sui piedi e il loro feroce egocentrismo.
Sbircio le tristi previsioni del tempo: potrò rimandare ancora di un giorna la tortura? Ci provo o non ci provo? Rischio di più con un raffreddore o sfidando loro, i piedi?
E come sempre, a ben pensarci, sono io che cerco scuse, blandisco i ricordi, mi attacco ad ogni possibile frammento, per credere di poter prolungare questa estate ormai finita.