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Frammenti Milanesi/10 - I bambolotti di Loretta Lux!

Da Mapo
Frammenti Milanesi/10 - I bambolotti di Loretta Lux!Fa uno strano effetto trovarsi a camminare solo, tra questi muri imbiancati a calce, sotto lo sguardo freddo ma intenso di decine di bambini. Fortuna che sono solo dipinti. Fotografati, pardon! Ma l'errore è facile quando si parla di Loretta Lux, accattivante artista di Dresda in mostra in questi giorni alla galleria Carla Sozzani, C.so Como 10. Non sono certo la persona più adatta a scrivere la recensione di una mostra. Risulterei stucchevole e, in qualche modo, anche ripetitivo. Altri l'hanno fatto e meglio di me (vd il brano qui sotto, appiccicato all'inizio della mostra). Quello che posso raccontare è questo senso di angoscia che sento a saltare da una foto all'altra in questo che, ogni minuto che passa, sembra sempre di più un non luogo, spinto dalle note lascive di uno dei miei album preferiti (Parachutesdei Coldplay) che, combinazione, mi accompagna in questo viaggio nei meandri più nascosti dell'infanzia di questi pupazzi dagli occhi di ghiaccio, mai sorridenti o naturali nelle loro pose di plastica. Sembrano lì per pubblicizzare un vestito fuori moda, una borsa o un paio di scarpe. Invece sono solo la sbiadita rappresentazione di se stessi, nascosti dietro ben pochi fronzoli. E' un mistero il perchè queste immagini nude e crude siano in grado di destare simili sentimenti. Attingono direttamente al magazzino dei nostri ricordi più scomodi, di quando eravamo piccoli e indifesi e, nel contempo, rimandano ad un inconscio quasi horror, fatto di Shining e bambole dal vestito rosa che prendono vita.Frammenti Milanesi/10 - I bambolotti di Loretta Lux!"E' una fotografia che colpisce di più il nostro lato emotivo che cerebrale". E' scritto da qualche parte sul catalogo della mostra. Forse mi sono lasciato un po' suggestionare, ma sto un po' meglio quando prendo la prima boccata d'aria fresca nel centro di Milano. Intorno solo adulti, che tornano a casa dopo una lunga giornata di lavoro. Ugualmente inespressivi. Ma, a questo, sono abituato.
"Come si immaginano i bambini protagonisti delle favole e i bambini che quelle favole ascoltavano? In un tempo recente, e sembrerebbe perduto in inni antichi, in cui oramai le favole non si raccontano e non si leggono più.La televisione, i DVD, con migliaia di cartoni animati hanno sostituito le letture, è l'epoca del sistema visuale e va bene. Il nostro mondo è visuale, più rapido, intuitivo.Forse quei bambini si riescono a recuperare nella memoria, o ad elaborare nelle fantasie remote, o rivedere in film ambientati agli inizi del Novecento, o giù di lì; o ritratti negli album di famiglia.E questi sono i bambini di Loretta Lux.Maga della fotografia contemporanea che, da una ripresa "diretta", riesce a tra trasformare con semplici mezzi, ma acuta abilità tecnica, un'immagine in un'altra immagine del tutto possibile e del tutto ingannevole.Loretta Lux è colta, ha studiato pittura prima di dedicarsi alla fotografia, e l'attenta analisi della ritrattistica classica è stata l'ispirazione per coordinare la fissità del dipinto con le più attuali tecniche della fotografia.E' manipolazione, dell'immagine e della trasmissione concettuale per scuoterci dal nostro torpore che assimila tutto il visivo senza riflettere.Bambini contemporanei, messi in posa, abbigliati come se venissero dal passato, ambientati in contesti di una calma e serenità alienante.Ed è proprio in questo scarto illogico fra serenità infantile ed inquietante sensazione nell'osservarli che sta la maestria della Lux.Sono i bambini protagonisti delle favole dei fratelli Grimm, che innocenti non erano per nulla, ma nascondevano bene quella loro perversa sottile crudeltà sotto faccini adorabili e grandi occhi a guardare il mondo, il futuro che sarà."

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