Da Wikipedia:
"L'ippopotamo (Hippopotamus amphibius), dal greco ἱπποπόταμος ("cavallo di fiume") è un grosso mammifero erbivoroafricano. È una delle due specie ancora viventi della famiglia Hippopotamidae (altre due si sono estinte in tempi recenti).
Osservandolo muoversi sott'acqua, per esempio nelle sorgenti Mzima del Parco nazionale Tsavo, in Kenya, dove l'acqua è straordinariamente trasparente, si direbbe che stia volando.
L'ippopotamo ha un aspetto tozzo: le zampe sono corte, la testa è grande e prominente, proporzionata al grosso corpo glabro e di forma cilindrica. Nonostante la mole e la curiosa struttura corporea, questo animale è però piuttosto agile. In caso di necessità può caricare - o scappare - a 30 chilometri orari circa. Quando esce dall'acqua, sa inerpicarsi facilmente anche su sponde ripide con l'aiuto delle pur corte zampe. La sua goffa andatura è la conseguenza di un adattamento improntato alla vita acquatica. La conformazione della testa è perfetta per consentire all'ippopotamo di restare immerso a lungo: i grandi occhi, le narici e le orecchie, piccole e mobili, sono situati nella parte superiore del muso e si trovano sullo stesso piano (spesso restano le sole parti visibili). Quando si immerge, le narici e le orecchie si chiudono.
Gli adulti hanno da 36 a 40 denti, perché gli incisivi possono variare da 4 a 6. I canini sono a crescita continua e possono raggiungere i 50 centimetri di lunghezza per 3 chilogrammi di peso nel maschio e un chilogrammo nella femmina. Aguzzi e taglienti, spuntano verso l'esterno come le zanne, costituendo un'arma temibile. Il primo molare, presente nella dentizione di latte, non viene mai rimpiazzato da un dente definitivo. Può quindi restare a lungo in bocca all'animale poiché nessun altro dente lo fa cadere per sostituirlo. A causa della loro gigantesca mole e della forza sbalorditiva gli ippopotami sono considerati come alcuni tra i più pericolosi animali della terra. In Africa essi vengono visti più pericolosi addirittura dei leoni.
Nei territori interni l'ippopotamo può vivere fino a 2000 metri di altitudine, dove sembra ben sopportare la temperatura che scende quasi a 0 °C sul far del mattino durante la stagione secca.
Finché gli esemplari giovani, e soprattutto i maschi quasi adulti, adottano un comportamento di sottomissione verso il maschio dominante, tutto va bene; ma se essi tengono la testa alta, un atteggiamento che il capo interpreta sempre come una sfida, le cose possono guastarsi: le numerose cicatrici sul corpo dei grandi maschi ci lasciano intuire quanto i contrasti possano essere cruenti. In queste circostanze, i canini costituiscono una valida arma
. Essi non solo servono infatti per mangiare, ma possono provocare profonde ferite (le quali però cicatrizzano con straordinaria rapidità). I combattimenti si svolgono tra feroci grugniti, cariche nell'acqua, atteggiamenti intimidatori a fauci spalancate. La mandibola di questo animale può spalancarsi a 150 gradi - una vera enormità - e quindi possiede una buona muscolatura. Lo sbadiglio dell'ippopotamo può essere facilmente confuso con un altro gesto dell'animale, e può effettivamente divenire una minaccia: quando il maschio ripiega il più indietro possibile la testa mettendo in mostra tutta la gola in un gesto di sfida per calmare ogni velleità di rivolta interna al gruppo.