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Frammento #10 Isola di Taiwan, Camp Reagan - 26-09-2034
Creato il 10 dicembre 2012 da 79deadman @79deadmanIsola di Taiwan, Camp Reagan - 26-09-2034 Chi è l’aggressore? Il “raggio cosmico” che ha bucato l’atmosfera è veramente la causa dell’epidemia? Le mutazioni sono reversibili? Qual è il destino della Cina, dello stato più potente del globo? Il crollo delle borse del settembre ’33 aggravò una situazione già critica. In quel momento i contatti con la Cina erano di fatto inesistenti. Nessuno scambio commerciale, nessuna comunicazione: internet era una vasto cratere nero scavato nell’etere dell’oriente.” Getto a terra la sigaretta. Ne fumo un’altra. “In ottobre, cominciarono finalmente le operazioni militari per cercare di creare un cordone di sicurezza lungo i confini. Il Giappone si attrezzò per fortificare la costa occidentale; lo stesso fece la Corea del Sud. Gli Stati Uniti, dopo una risoluzione dell’ONU non priva di tensioni, furono a capo di una vasta coalizione di forze armate con l’obbiettivo di creare una quarantena lungo la costa del Mar Giallo. Ma ancora la Russia ed alcuni Stati arabi non credevano alla spiegazione extra terrestre. Avevano tenuto in scacco l’ONU con veti incrociati che resero addirittura drammatiche le consultazioni.” Il 12 ottobre 2033 il delegato Cinese delle Nazioni Unite si gettò dal ventitreesimo piano del Palazzo di Cristallo. Per qualche giorno fummo sull’orlo della guerra planetaria. Eravamo tutti mobilitati al massimo grado, pronti ad entrare in azione in tre minuti dal suono dell’allarme. Furono ore tremende, mentre i sommergibili nucleari americani incrociavano al largo di Capo Nord con le testate armate puntate su Mosca e Riyad. “Io allora ero di stanza a Hurgada, sul Mar Rosso, in Egitto.” La situazione si stemperò solo con l’intervento estremo della diplomazia europea che si trovò a mediare una situazione che mai fu così tesa dai tempi della guerra fredda. E intanto, da Pechino a Shanghai, la gente moriva, o meglio, si trasformava in qualcosa di non umano. Droni radiocomandati a migliaia di chilometri di distanza sorvolavano costantemente le coste del mar Giallo; tante informazioni venivano raccolte ma il governo ben si guardava dal divulgarle. Fu più o meno in quel periodo che il Dottor Crowley assunse un ruolo centrale nella faccenda, supportato da poteri forti all’interno del Congresso e da agganci insospettabili che arrivavano fino al Vaticano, ora in tremenda difficoltà nel confrontarsi con una “esperienza” aliena. Il 21 marzo 2034, ad una anno esatto dall’ Avvento, la situazione aveva trovato una propria, terribile, stabilità. Lo staff di Crowley, assieme ai tecnici dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità, aveva identificato una causalità diretta tra il raggio alieno e l’epidemia cinese. Ormai non vi erano più dubbi. Il primo contatto c’era stato ed era qualcosa di completamente diverso a quanto fantascienza, piani militari e guru psichedelici ci avevano abituato a pensare. Ebola, AIDS, H1N1 erano ridicoli spauracchi del passato confinati ormai nelle foreste equatoriali, pronti a rispuntare solo per smerciare qualche tonnellata di vaccino invenduto dalla GlaxoSmithKline. Ora l’epidemia era reale, e ovviamente nessuno sapeva cosa fare. Aveva forse già contagiato oltre cinquecento milioni di persone, rendendole orride creature semi-aliene aggressive e sanguinarie, pronte a sbranarsi a vicenda e a sbranare chi si era salvato dalla mutazione stessa. Il fumo circonda il mio sospiro. Un’ altra sigaretta, mentre Garner sta a capo chino. “Ci hanno insegnato a non ricordare, a crearci una realtà alternativa per sfuggire a tutto lo schifo che ci circonda”. “Secondo me, ormai ci siamo. Qualcuno darà l’ordine di sganciare la bomba; raderemo al suolo quello che resta di megalopoli che ora sono cadenti cattedrali di lamiera negli slums del mondo”. “Non capisco perché si sia aspettato tanto. Non capisco cosa possiamo fare, noi, qui. Esercito, marina...”. “Vedrai, sganceranno la bomba”. “Nessuno ha più voglia di protestare. Le piazze d’occidente sono vuote. Tutti aspettano che l’incubo finisca. Sono rimasti solo gli irriducibili che scrivono sui muri e i Black-Block che si divertono a fare a botte coi marines più pompati.” “Forse il mondo sta veramente finendo”.
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