

Frances e Sophie sono come "una vecchia coppia lesbica che non fa più sesso" o per dirla in altre parole sono due amiche molto legate tra loro, che condividono un appartamento in una Brooklin "alleniana". Per Frances tutto cambia in un giorno: dopo aver rifiutato la proposta di convivenza ricevuta dal fidanzato ed aver chiuso la loro relazione, Sophie le comunica di volersi trasferire in un altro appartamento senza di lei. Frances che è una ballerina con un posto precario in una compagnia di danza si trova faccia a faccia con la dura realtà: non ha soldi per potersi permettere un appartamento, ha rotto con il fidanzato e la paura che la sua amicizia con Sophie, che è anche il suo unico punto di riferimento, possa finire è sempre più forte.
Un film che mi ha davvero stupita, che colpisce per la forte ironia e la simpatia che inevitabilmente ispira il personaggio interpretato da una bravissima Greta Gerwig (anche sceneggiatrice) che porta in scena una piccola eroina moderna dalla vitalità contagiosa e un po' imbranata, ancora forse non del tutto uscita dall'adolescenza. Ottima la scelta di usare il bianco e nero e di trattare una storia d'amicizia come fosse una d'amore ma soprattutto di procedere per tutto il tempo all'insegna del buon umore e del sorriso senza però dimenticare un retrogusto amaro. Proprio queste caratteristiche fanno venir voglia di saltare sul divano o di correre e ballare a ritmo di Modern Love di David Bowie come fa Frances per le strade di una romantica New York. Un film che a differenza di altri ha molto da dire e lo fa in maniera intelligente.