Magazine Cultura
Ultimamente il blog si è dato alla scoperta di varie “Nuove Penne” e oggi voglio presentarvi una scrittrice che non ha nulla da invidiare a quelle più conosciute, tanto che, visto la professione della stessa, ho chiesto a lei di scrivere tutta l’intervista (ok, anche perché sono pigra e approfitto di ogni occasione…)
Direttamente dalla scrivania di Lullibi e di Francesca Baldacci.
Mi presento!
Sono Francesca Baldacci. Scrivo da sempre, e ho i cassetti pieni di poesie, raccontini, giornaletti, romanzi che erano il mio “pane” da bambina e da ragazza. Ho incominciato a pubblicare racconti nel 1979, a ventun anni. Da allora non ho mai smesso. Ho collezionato varie esperienze: un libro Rosa Mondadori nel 1981, dal titolo “Una casa per Sissi”,fotoromanzi, collaborazioni per varie riviste, via via sino alle sceneggiature per ragazzi, una collaborazione lunga quattordici anni con una rivista di calcio a livello nazionale, e poi il ritorno ai racconti e ai romanzi per riviste a tiratura nazionale, con cui collaboro tuttora attivamente.- No, no, no Francesca/Franca/Franchina così è troppo poco! Devi raccontarci di più di te stessa, dai ricominciamo…Sono Francesca Baldacci, di professione scrittrice e giornalista, nata “con la penna in mano”.Ho scritto sempre, sin da bambina, ma ho incominciato a pubblicare, giovanissima, con “Bolero”, “Dolly”, “Confidenze”, “Bella”, brevi racconti e romanzi. Di mio è uscito anche un romanzo Rosa Mondadori, “Una casa per Sissi”, (e un altro, già approvato, ne sarebbe uscito se non fossero arrivati gli Harmony). Ho curato anche la riedizione di fotoromanzi di successo della “Lancio” sotto forma di romanzo rosa.Su “Dolly”, oltre a racconti ho curato anche rubriche redazionali e ho scritto soggetti per fotoromanzi, così come per “Bolero”.In seguito ho collaborato anche con riviste per ragazzi (“Poochie”, “Il Giornale di Barbie”), e in particolare per la Disney, dove ho seguito un corso di scrittura creativa, ho scritto alcune sceneggiature per “Sirenetta” e “Minni”. Attualmente curo la posta dei lettori di “Topolino”, con un taglio divertente e cercando comunque di dare profondità alle mie risposte.Sono stata anche giornalista sportiva per quattordici anni, ho intervistato i campioni più noti della serie A (da Gullit a Van Basten, da Matthaeus a Bergomi, da Baggio a Vialli): ho smesso con questo lavoro, che pure mi piaceva moltissimo, quando sono diventata mamma per la seconda volta.Inoltre ho collaborato a diverse riviste sportive per giovanissimi (Inter Squadra Mia, Milan Squadra Mia, Juve Squadra Mia) con lavori di redazione e interviste a personaggi del mondo dello sport e della Tv, cercando di scoprire qual era la loro squadra del cuore. Ho scritto anche per una rivista di astrologia (“Astropiù”) e una di test psicologici (“Test”).A parte una breve interruzione di otto anni, però, ho sempre scritto narrativa, la mia passione più grande. Attualmente per Intimità, Love Story.Con Chichili Agency di recente sono usciti anche un breve chick lit, “Nuvole a colazione”, e un romanzo in quattro parti, “Ciao Luca”, storia d’amore drammatica.Ancora più recenti sono la biografia del tastierista della Formula 3, Gabriele Lorenzi, “La macchina del tempo”, dove sono co-autrice, edito da Miremi, e, appunto, “Il Principe della Notte”, romanzo mystery chick lit, autopubblicato.-Ecco, visto ragazze? La Francesca è una giornalista e scrive da sempre. Raccontaci la trama del mystery chick lit (?!? Ma cos’è?)Franchina Landi è una scrittrice romantica, eppure protagonista del suo tempo, non famosa, che per vivere esegue anche traduzioni, oltre che ideare romanzi. Ha un fidanzato un po’ spocchioso e un po’ ambiguo, Valerio, gelosissimo del suo editore, Sebastiano, tipo intraprendente sotto ogni profilo, che un giorno le offre la prospettiva di poter scrivere il suo best-seller dentro a un castello in riva al mare.Franchina accetta con gioia: quel che non sa, è che il castello è popolato di spiriti. Da Gertrude, donna tuttofare la cui chioma argentata cambia riflesso ogni volta che la incontra, al giardiniere Asdrubale, che appare e scompare, sino all’affascinante Principe della Notte, Michel: che somiglia straordinariamente al suo fidanzato, Valerio, eppure è tanto diverso da lui. Chi è Michel? Un impostore o un vero fantasma? O un frutto della sua fantasia romantica e sognatrice? Franchina scriverà il suo romanzo, circondata dai fantasmi, vivendo di persona avventure al limite dell’impossibile, come quando, per mano a Michel, si troverà proiettata all’indietro di un secolo. E scoprirà il vero amore. Sino al colpo di scena finale.-Non sarà che questo romanzo è autobiografico (visto le somiglianze con te) e tu veramente hai incontrato dei fantasmi? Spiegaci come è nata l’idea di questa storia…E’ vero che Franchina un po’ sono io, lo ammetto: del resto io mi sono sempre sentita molto “chick”, con la testa fra le nuvole. Ma penso che Franchina lo sono un po’ tutte le donne d’oggi, con mille cose per la mente. E non dimenticano di sognare. Si resta, insomma, donne del nostro tempo, e al tempo stesso non si perde la capacità di volare con la fantasia. No: non ho mai incontrato fantasmi, ma mi affascina questo mondo misterioso. Non quello dei sanguinosi vampiri, beninteso, che non mi sono mai piaciuti, bensì il soprannaturale. Da ragazzina mi aveva affascinato uno sceneggiato visto in Tv che mi è sempre rimasto nel cuore: “Il segno del comando”, con Ugo Pagliai e Carla Gravina. Da qui il bisogno di unire due generi: il divertente chick-lit e il paranormale, però sdrammatizzando.-Ahhhhh… “Il segno del comando”… mi sa che siamo in poche a ricordarlo! Comunque, perché hai deciso per l’autopubblicazione?Per svariati motivi: un gran bisogno di libertà espressiva, anzitutto, per spaziare a 360 gradi senza bisogno di sottostare a regole editoriali; una sfida con me stessa, per pormi in gioco con la voglia di rischiare in prima persona; e anche il desiderio di uscire allo scoperto, tutta sola, dopo tanti anni passati sotto il giogo di editor non sempre all’altezza della situazione.-Credo di essere d’accordo con te… Cosa stai scrivendo adesso? Un nuovo Mystery chick lit o altro?Ho un sacco di idee in testa! Attualmente sto scrivendo un chick lit non mystery, sto rielaborando e attualizzando quel romanzo destinato alla collana Rosa Mondadori che non è mai uscito (è una storia contemporanea non chick, assolutamente romantica), più una collana di fiabe chick moderne. Tutto ciò, oltre ai romanzi per le riviste, che mi piace sempre tanto scrivere. Vorrei scoprire anche se le lettrici rispondono con entusiasmo al “Principe della Notte”. Avrei in mente, infatti, anche un romanzo simile, ma un tantino più fantasy…-Adesso ci racconti un po’ la Franca personale? I tuoi interessi al di là della scrittura, la tua famiglia ecc…Sono felicemente sposata da trent’anni e ho due figli, il maggiore di ventidue anni, la piccola di dodici. Avendo sempre lavorato da casa li ho seguiti molto. Il tempo libero? Pochissimo! Però adoro leggere e ascoltare musica. Sono una mamma lavoratrice e casalinga al tempo stesso, a disposizione 24 ore su 24. Tutto ciò porta, come risultato, molte delle chick situazioni che spesso inserisco nelle mie storie. Il fatto di avere la testa fra le nuvole, con i miei romanzi, e vivere comunque la mia quotidianità, causa dei… profondi “buchi” nella mia mente piena di fantasia. Uso dire alla mia famiglia che ho una memoria… “a emmenthal”!Proprio per questo credo che ci sia una “chick woman” in ciascuna di noi. E andare incontro alle difficoltà col sorriso sulle labbra è, a mio avviso, il modo migliore per vivere.
E questa e' Francesca (Franca/Francy) Baldacci, una nuova amica tutta da scoprire. Vi dirò, care amiche, che, malgrado i fantasmi e il chick lit non siano nelle mie corde e non legga libri con trame simili, lo stile di Francesca è pulito e si vede la professione.E meno male! Alcune volte, mi dispiace assai dirlo, si leggono dei libri o ebook che ti fanno venir voglia di condannare l’autore all’ergastolo. Non il carcere, no, solo scuola di scrittura e addirittura basi della grammatica, a vitaaaa, Chiusa parentesi…
Lullibi
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