Franceschini: “Ripartire dalle periferie per lanciare la cultura ed il turismo italiano”

Creato il 07 marzo 2015 da Stivalepensante @StivalePensante

“Nelle librerie il reparto dei viaggi è quello in cui si sogna di più e per questo ci si sta più volentieri e questa è una libreria tutta di turismo nel cuore di Roma”. E’ l’augurio del ministro Dario Franceschini all’apertura del nuovo punto del Touring Club Italiano a Roma, a Palazzo Colonna a un passo da piazza Venezia.

(ilfattoquotidiano.it)

Il nuovo punto del punto Touring Club Italiano. Un luogo che si promette di essere una vera casa dei viaggi, con una libreria, un flagship store e un Punto informazioni turistiche del Comune di Roma, e che verrà salutato da una settimana di appuntamenti tra eventi, visite guidate, laboratori per i piccoli (anche perché in precedenza qui c’era la Libreria dei bambini Giunti) e presentazioni di libri. ”Vogliamo radicarci nella Capitale e superare una visione troppo Milano-centrica in favore del Sud-Italia e del Mediterraneo e il modo più semplice era prendere casa” spiega il presidente del Touring Club Franco Iseppi. Ma lo sbarco a Roma dell’associazione ha anche un forte valore civile che si concretizza nel progetto Patrimonio Periferia, nato su impulso del Mibact e dell’assessorato alla cultura e al turismo di Roma Capitale, con la creazione di 7 percorsi turistico-culturali nelle periferie (architettura, industrial, creatività, popular,cine celebrità, mirabilia e smart rurality).

La periferia metropolitana di Roma è una miniera architettonica, artistica e culturale senza rivali. Dalle “Vele” di Meier a Tor Tre Teste al Parco degli Acquedotti all’Appio Tuscolano, dal Corviale all’ospedale Forlanini-Spallanzani la periferia metropolitana di Roma è una miniera architettonica, artistica e culturale senza rivali. “Le periferie oggi – spiega il capo della delegazione romana Touring, Giuseppe Roma – non sono più marginali ma rappresentano l’effettiva natura delle grandi città, divenute maxopoli. A Roma centro abitano 371 mila persone. Nella prima fascia periferica i residenti sono 1 milione 388 mila. In quella più esterna, la periferia metropolitana, 1 milione e 437 mila”.

Franceschini alza il tiro. “Questo per l’Italia deve essere il “secolo delle periferie”. Nel corso del ’900 siamo riusciti, pur con delle ferite, a salvaguardare i centri storici. Ora tocca alle periferie, luoghi dove abitano milioni di persone e sono pieni di bellezze. Tra esse non solo quelle archeologiche ma anche quella che ci fa riscoprire un film, oppure l’opera di un fotografo o quando ce la racconta qualcuno. Non si tratta solo di riqualificare ma di farle diventare uno straordinario laboratorio di sperimentazione. Al Ministero c’è ora un settore ad hoc che si occupa di periferie e tra pochi giorni uscirà un bando legato all’art bonus che prevede il cofinanziamento di interventi culturali nelle periferie. Lo stanziamento del primo anno è di 3 milioni. Possiamo finanziare 30-40 progetti”.

“Quando ha deciso di aprire questa sede a Roma il Touring ci ha coinvolto immediatamente” spiega l’assessore alla Cultura e al Turismo Giovanna Marinelli che a proposito di tesori di periferia ricorda poi il sito di Rebibbia-Casal De’ Pazzi. “Stiamo parlando – dice – del letto di un fiume di 200 mila anni fa riportato alla luce in mezzo ai palazzi quando una ruspa si è impuntata di fronte a una zanna di mammut, quel mammut che ha “sedotto” il vignettista Zerocalcare che gli ha dedicato un bellissimo murales. Poi il fenomeno è diventato virale e si è sviluppato un percorso di artisti della street art in tutta la città. Siamo stati piacevolmente “costretti” a mettere a punto addirittura una mappa per visitarli in un percorso ragionato”. (ANSA)


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