In questi giorni il Pro Team Astana è riunito a Montecatini Terme (PT) per gettare le basi della stagione 2013: un modo per fare conoscenza con i nuovi arrivati, effettuare le visite di rito e testare i materiali. In questa occasione FUORIdiBICI ha raggiunto Francesco Gavazzi, valtellinese classe ’84, che si appresta ad iniziare il secondo anno tra le fila della squadra kazaka. Con lui abbiamo realizzato una breve intervista parlando del futuro, ma anche ripercorrendo il finale di stagione 2012 che lo ha visto tornare al successo.
Ciao Francesco, hai già iniziato la preparazione per la stagione 2013. Torniamo però indietro al 2012, che hai chiuso in bellezza con una vittoria e il secondo posto nella generale al Tour of Beijing. Raccontaci di questo bel momento.
“Ho fatto tutta la stagione a inseguire la vittoria, tanti piazzamenti ma c’era sempre qualcosa che mi impediva di esultare. A Pechino, in realtà, non sono andato con grandi ambizioni, pensavo che la mia stagione fosse ormai finita… Invece è arrivata una grande vittoria e un bellissimo secondo posto in classifica che mi hanno fatto andare in vacanza molto più tranquillo. Sono contento di essere riuscito a ripagare la squadra, che ha sempre dimostrato grande fiducia in me”.
Prima di quella corsa la vittoria sembrava davvero non arrivare. Questo ti pesava? Cosa provavi in quel periodo?
“Sicuramente grande rammarico, perché comunque per tutto l’anno ci sono andato molto vicino, sfuggiva sempre per poco e quindi qualche momento di nervosismo c’è stato. Forse proprio la troppa voglia di vincere a volte mi ha fatto anche sbagliare tatticamente. In Cina penso di essermi tolto le pressioni che da solo mi facevo… Ormai pensavo che la mia stagione era finita e più libero di testa è venuto tutto molto più facile”.
Stai per iniziare il secondo anno con il Pro Team Astana. La squadra ha fatto molti acquisti, hai già avuto modo di conoscere i nuovi arrivati?
“Il grosso della squadra è rimasto invariato e quindi rispetto all’anno scorso mi trovo molto più a mio agio. Sono arrivati alcuni atleti italiani che già conoscevo e quindi non può fare che piacere. Questo primo ritiro ha proprio l’obiettivo di amalgamare un po’ i nuovi arrivati, in grande tranquillità”.
Hai già stabilito il tuo programma di corse per il 2013? Quali corse ti piacerebbe disputare e quale sarà il tuo ruolo nel team?
“Ufficialmente non ho ancora un programma di corse, ne stiamo parlando in questi giorni. Mi piacerebbe fare il Giro d’Italia, ma dovrei disputare il Tour de France. Per il resto devo ancora capire bene l’idea della squadra”.
Tra le Classiche invece, c’è qualche corsa che hai nel cuore?
“Io amo Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi. Per me la Liegi è la più grande corsa al mondo, ha un fascino incredibile anche se forse per me per ora è troppo dura. Mi piacerebbe anche fare il Fiandre un giorno, non l’ho mai fatto”.
Per concludere, parlaci un po’ di te in privato: la tua famiglia, cosa fai quando non corri, quali sono le tue passioni.
“Io vivo con Alessia e a gennaio è nato nostro figlio Achille, che è uno spettacolo! Adesso che c’è anche lui è ancora più dura stare lontano da casa. Il mio tempo libero è dedicato soprattutto alla famiglia. Alessia ha un negozio di articoli da regalo e per la casa e quando posso do una mano. Inoltre sono un tifosissimo dell’Inter e a volte vado anche allo stadio, spero che vinceremo il Campionato di Serie A! Per il resto ho una vita normalissima, mi piace stare con gli amici e quando si può facciamo un po’ di sana festa”.
Ringraziamo Francesco per la sua simpatia e disponibilità e auguriamo a lui e al Pro Team Astana una nuova stagione ricca di successi.