Francesco Tadini, Lettera a Blaise Cendrars
Mi abbandono mi allungo mi ritiro
poiché sono ancora un pessimo poeta
ti seguo e ho paura
e ho paura
stanotte mi tuona in testa
il giallo e il rosso del mondo
che trabocca in te
un grande amore
che trabocca in te
Ti vedo con quella coperta variopinta
e il tu-tum-tu-tum delle rotaie
che rimbomba in te
sdraiato
- l’Europa ti guarda dal finestrino
tu-tum-tu-tum mentre vai fino in fondo…
Mi rigiro fino a svegliarmi
ma non mi sveglio (ancora un po’!)
fino in fondo
Resta da sognare tutto il viaggio
al caldo di quelle tue parole
“La sola fiamma dell’universo
E’ un povero pensiero..”
E’ così
- non lontani da qui. Fuori.
*
Segue un quadro di Emilio Tadini: da un ciclo pittorico che si intitola “Il ballo dei filosofi” … e che trovo molto vicino all’”andamento” di questi miei scarni versi dedicati al grandissimo poeta Cendrars (Blaise Cendrars, pseudonimo di Frédéric-Louis Sauser, nato a La Chaux-de-Fonds,1887, morto a Parigi, nel 1961).
Grazie, Francesco Tadini