Francesco Totti

Non dimenticherò mai il primo gol di Totti in Serie A. Settembre 1994, Roma–Foggia, la partita finì uno a uno. Da allora il Capitano ne ha fatta di strada. Ha vinto, tra le altre cose, uno scudetto che a Roma è come vincerne dieci a Milano o a Madrid e un campionato del mondo con una caviglia di meno, contribuendo comunque al successo (checché se ne dica) della nazionale in Germania. Ieri a Francesco Totti, ragazzo di 34 anni, è stato consegnato un premio, magari non prestigioso come il pallone d’oro, ma allo stesso modo importante: il Golden Foot. Per ottenerlo servivano i consensi dei tifosi su internet. Significa che – considerate le candidature di gente come Eto’o, Beckham, Seedorf, Drogba e Puyol – ha ricevuto tanti voti anche al di fuori di Roma. Ecco, non credo che debba aggiungere altro. Rappresenta il giusto riconoscimento a un calciatore che in patria ha avuto meno di quello che avrebbe meritato. Totti è la storia della sua squadra e uno dei giocatori più forti del calcio italiano. Di sempre.