Di Roberta Miele. Cattive notizie per Francois Hollande. La destra dell’Ump ha rifilato la terza conquista di fila ai socialisti francesi, riconquistando così il Senato. Scontata e storica entrata del Front National nella camera Alta. Il partito di Marine Le Pen conquista due seggi.
Le elezioni, svolte domenica 28, hanno apportato il ricambio di 179 membri su 348. Ogni tre anni metà corpo senatoriale, che conserva la carica per sei anni, viene rieletto da quasi 90 mila Grandi Elettori, composti da sindaci e delegati dei consigli municipali, consiglieri generali, consiglieri regionali e gli stessi parlamentari.
Il partito socialista diventa la seconda forza, avendo perso 24 seggi. Tutte le sinistre compiono un passo falso: il Partito Comunista passa da 21 a 18 seggi, solo gli ambientalisti di Europe Ecologie Les Verts confermano i loro 10 senatori. Passano invece a 38 dai 31 che erano i centristi di Union des Démocratiques et des Indépendants.
Festeggiano i frondisti di estrema destra. “Abbiamo appena forzato la porta dell’ultima assemblea dove le idee patriottiche non erano rappresentate. E’ la prima volta nella storia del Front National e, in maniera molto simbolica, facciamo eleggere il più giovane senatore dopo aver fatto eleggere la più giovane deputata”, ha dichiarato dopo i risultati la leader Le Pen.
Il Front adesso punta ad aprire le porte dell’Eliseo Come rileva Le Figaro, lo stravolgimento dell’assetto del Senato porterà conseguenze prima di tutto sul piano istituzionale, con l’avvicinamento alla presidenza dell’ex primo ministro di Jacques Chirac, Jean-Pierre Raffarin. Dal punto di vista politico invece si rischia lo stallo nonostante la preminenza socialista in Assemblea Nazionale.