Questo video, registrato domenica scorsa da un passante musulmano, che sta sollevando un vespaio di polemiche in Francia, mostra una donna in niqab (velo integrale) che urla forsennatamente dopo il suo arresto da parte di alcuni poliziotti (tra cui una donna) di Aulnay. Dopo l’arresto la donna è stata condotta al commissariato dove le è stato chiesto di togliere il velo alfine di attestare la sua identità. E’ stata poi rilasciata ma dovrà recarsi nuovamente al commissariato di zona della città francese. Secondo la donna, la polizia le ha gridato di togliersi immediatamente il niqab, essendo proibito dalla legge francese, e lei avrebbe risposto invece che era un suo diritto vestirsi come voleva. Dialogo tra sordi. La versione della polizia è molto diversa: secondo i poliziotti la donna ha rifiutato di dare le sue generalità e non era in possesso di nessun documento d’identità e, se è stata toccata, come ha dichiarato la signora, è per il semplice fatto che doveva salire sull’auto della polizia. Una legge del 2008 proibisce l’uso del niqab in Francia ma a quanto pare la signora in questione ha preferito sfidare la legge in nome della sua religione, riducendo con il suo atto la democrazia in pura spazzatura. Nei paesi democratici le leggi si rispettano haimè! Volenti o dolenti! La cosa che più mi ha infastidito del video è stata la reazione del signore che filmava, ovviamente musulmano, di parte quindi, che con estrema arroganza urlava ai poliziotti di non toccare la sua telecamera e di lasciarlo filmare. I poliziotti in questione sono stati molto, ma molto tolleranti, e lo hanno lasciato stare, ma avrebbero potuto, in un colpo solo, arrestare due persone in quanto per legge, senza una specifica autorizzazione, non si possono riprendere le forze dell’ordine. Probabilmente nel suo paese d’origine, il signore cameramen non si permetterebbe mai e poi mai di rivolgersi in quel modo alla polizia, sarebbe poco opportuno per la sua integrità fisica. Ma la democrazia ha anche i suoi lati positivi in questo caso, pero’ bisogna accettare tutto della democrazia, non solo quello che serve. E il titolo del video: “Arresto di una sorella con il burqa”. Una sorella? Sorella di chi ? E poi che burka ? Quello è un niqab, il burka di ignobili storie che tutti conosciamo ha una grata cucita all’altezza degli occhi.