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Il successore di Piero Grasso, presidente del Senato, come nuovo Procuratore Nazionale Antimafia è Franco Roberti.
Attualmente procuratore di Salerno, Roberti era il favorito per riempire il vuoto lasciato da Grasso, dopo le sue dimissioni a causa dell’impegno politico che lo aveva costretto ad abbandonare a gennaio il posto all’interno del Csm.
“Preferisco prima insediarmi e poi stilare un programma sul quale lavoreremo in futuro” ha detto subito Roberti “C’è da riprendere un cammino già tracciato dai miei predecessori, naturalmente tenendo conto dell’evoluzione che la criminalità organizzata ha fatto registrare in questi anni”.
Chi è Franco Roberti?
Napoletano, di 65 anni, Roberti entra in magistratura nel 1975. Ha iniziato la sua carriera di procuratore in Toscana, ma si è poi trasferito ad Avellino, dove si è occupato dei processi del terremoto. Per otto anni è stato nella Direzione nazionale antimafia. Dal 2001 è tornato come procuratore aggiunto a Napoli, dove si è occupato di terrorismo. Uno dei massimi esperti del clan dei Casalesi, operativo nelle zone attorno a Caserta, si è dedicato anche ai processi su Calciopoli fino a quelli sui presunti appalti truccati del Comune di Napoli legati all’imprenditore Alfredo Romeo. Nel 2009 prende la guida della Procura di Salerno.
Roberti ha vinto le elezioni al ballottaggio, per 20 voti contro i 6 di Roberto Alfonso, procuratore di Bologna. A Roberti sono andati i voti di Michele Vietti, vicepresidente del Csm, del primo presidente e dell procuratore generale della Corte di Cassazione, Giorgio Santacroce e Gianfranco Ciani, di tutti i consiglieri togati di Area e di Unicost, gli indipendenti Aniello Natti e Paolo Corder, i laici di centrosinistra, il togato di Magistratura indipendente Alessandro Pepe e il laico del Pdl Bartolomeo Romano.
Al termine dell’elezione di Roberti, Michele Vietti ha espresso verso il nuovo procuratore nazionale antimafia gli auguri di buon lavoro.
Articolo di Matteo Rinaldi
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