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Franco Zennaro in viaggio fra le note di Mendelssohn, Stravinsky e Scriabin

Creato il 11 febbraio 2015 da Pjazzanetwork
Franco Zennaro in viaggio fra le note di Mendelssohn, Stravinsky e Scriabin
Secondo appuntamento il 13 febbrario 2015 presso la Libera Accademia di Roma LAR in via Palermo 28 (Metro A Repubblica, Metro B Cavour) alle 21.00 (ingresso € 10,00) per il ciclo di incontri concerto tenuti da Franco Zennaro: cinque date per raccontare la grande storia del pianoforte attraverso le storie, gli incontri, le assonanze dei grandi della musica: le atmosfere culturali da cui sono nati i grandi capolavori del pianismo occidentale, fra Ottocento e Novecento.
Il programma del 13 febbraio prevede un excursus da Adolph Henselt (1814 1889) a Felix Mendelssohn (1809 1847), da Anton Arensky (1861 1906) a Igor Stravinsky (1881 1971). Con un secondo tempo completamente dedicato ad Alexander Scriabin (1872 1915).

Programma
“Sono stato chopiniano, poi wagneriano, prima di diventare solamente scrjabiniano” A. Scrjabin.

Adolph Henselt (1814 1889)
Studio in Mi Magg. Op. 5 n. 4 “Ave Maria”, Andante
Felix Mendelssohn (1809 1847)
Studio in Si Min Op. 104 a n. 2, Allegro agitato
Anton Arensky (1861 1906)
Studio in Mi bemolle Magg. Op. 74 n.7, Andantino
Igor Stravinsky (1881 1971)
Studio op.7 n. 1 in Do min, Con moto.

Alexander Scriabin (1872 1915)
Studio Op.2 n.1, in Do diesis min., Andante
Studio Op. 8 n. 2 in Fa diesis min. A capriccio, con forza
Studio Op. 42 n. 2 in Fa diesis min., (senza indicazione di tempo)
Studio Op 8 n. 8 in la bemolle Magg., Lento (tempo rubato)
Studio Op. 8 n.5 in Mi Magg., Brioso
Studio Op. 42 n. 4 in Sol diesis Magg., Andante
Studio Op. 42 n. 7in Fa min., Agitato,
Studio Op. 42 n. 4 in Sol diesis Magg., Andante
Studio Op. 65 n. 2, Allegretto

FRANCO ZENNARO
Nato a Roma nel 1961, ha scoperto il pianoforte a diciotto anni dopo averlo odiato per poco meno. Sotto la guida dello scomparso Gino Diamanti, ha debuttato nel 1982. Poi fu travolto dai Festival: nel 1983 fondò quello di Sarteano e l’anno successivo “Erice: musica per un atomo”. Nel 1992, dopo alcuni anni di studi matti e disperatissimi, è tornato a suonare in pubblico: a Milano, Roma, Ferrara, Perugia, Firenze, Montepulciano, L’Aquila e Viterbo. Anni e piazze che gli hanno permesso di costruire un repertorio di particolare ricchezza e complessità.
E’ stato testimonial di uno spot televisivo per il settimanale l’Espresso e docente presso l’Upter.
Non ho mai trascurato le attività a carattere sociale e per questo ha ricevuto riconoscimenti dall’Auser (Associazione Nazionale per l’autogestione dei Servizi e della Solidarietà), dall’Unicef, dai Se.Te.m..

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