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Franco Zennaro torna a viaggiare alla scoperta del grande pianismo occidentale

Creato il 30 gennaio 2015 da Pjazzanetwork
Franco Zennaro torna a viaggiare alla scoperta del grande pianismo occidentale
Dopo il successo degli appuntamenti di novembre e dicembre al Teatro Keyros con il Ciclo Studi, Franco Zennaro torna a raccontare la grande storia del pianoforte con una nuova serie di appuntamenti fra musica e parole. Il ciclo, che porterà il nome emblematico di Lo Studio dell’artista, avrà come scenario la sala concerti della Libera Accademia di Roma LAR sita in via Palermo 28 (Metro A Repubblica, Metro B Cavour). Le date in programma saranno il 6, il 13 e il 27 febbraio e il 6 e il 13 marzo 2015 (ingresso € 10,00). Momenti di incontro per ripercorrere le atmosfere culturali da cui sono nati i grandi capolavori del pianismo occidentale, fra Ottocento e Novecento. “L’idea è quella di restituire al nostro pubblico quell’esperienza sinestetica che spesso offre la musica quando si nutre di immagini e atmosfere e restituisce paesaggi all’immaginazione. Ricreando la magica esperienza dell’ascoltare con gli occhi, guardando con le orecchie. Magari degustando un buon libro.” Ha precisato Franco Zennaro.
La Libera Accademia di Roma è un’associazione di promozione sociale che fonda le sue attività sulla consapevolezza del fatto che le conoscenze oggi utilizzate sono il risultato di una complessa sedimentazione che ha contemplato l’azione di diverse generazioni, con contributi individuali e colletivi. Si tratta di un patrimonio comune e di un bene pubblico, libero e accessibile a tutte le età e a tutte le condizioni sociali e, come tale, definisce e determina una lettura critica del presente per una società capace di futuro.
Senza consapevolezza e promozione della conoscenza non è ipotizzabile uno sviluppo sostenibile più attento all’uguaglianza, al rispetto tra esseri umani e tra esseri umani e natura, all’integrazione e alla reciproca comprensione culturale.
In occasione del primo appuntamento Zennaro tornerà a compiere un excursus attraverso lungo le pagine dell’immancabile Franz Liszt (1811- 1886), vero e proprio capostipite del pianismo ottocentesco. Ma anche gli studi del tedesco Ferdinand Reis (1783- 1838), del nostrano Ferruccio Busoni (1866- 1924), dell’austriaco Sigmund Thalberg (1812- 1856) e del grande Robert Schumann (1810- 1856).


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