Un giorno per pura coincidenza assiste al tentativo di suicidio del tastierista di una band indie rock, i Soronprfbs, che deve fare un concerto la sera stessa. Parla con un altro membro del gruppo e viene scritturato all'istante come tastierista per la serata che sarà un disastro senza mezzi termini ma in cui avrà la possibilità di conoscere Frank, ombroso e versatile cantante oltre che principale compositore della band che va in giro da anni con un' enorme testa di cartapesta a nascondere la sua faccia.
Jon viene chiamato addirittura per registrare il loro nuovo disco, in mezzo al nulla nel verde irlandese.
Avrà modo di conoscere meglio gli altri membri della band, tutti più o meno con dei trascorsi da pazienti psichiatrici, e cercherà di carpire il segreto dell'ispirazione di Frank....
Ispirato all'esperienza autobiografica di Jon Ronson, cosceneggiatore del film e tastierista alle spalle di Frank Sidebottom uno dei personaggi interpretati dal comico e musicista inglese Chris Sievey, il film di Lenny Abrahamson, un tosto dublinese che nella sua carriera ha già dimostrato di saperci fare con ritratti di personaggi al limite o anche oltre il limite, come i protagonisti di Garage e Adam & Paul, cerca di essere ben più di un film su una band dal nome impronunciabile ( una bestemmia nel music business in cui i nomi devono essere lapidari, pronunciabilissimi e devono rimanere in testa) capeggiata da un leader che ha il vezzo di portare un testone di cartapesta a coprire la sua faccia e a complicargli tremendamente la vita.
Frank è la storia di due parabole: una che va a compimento, quella di Frank stesso e del suo gruppo votato fin dall'inizio all'autodistruzione perché incapace di gestirsi e di amministrare la notorietà crescente almeno su internet, e una che rimane sospesa , a mezz'aria, che è quella di Jon, impiegato grigio e maldestro col sogno di essere musicista e che per almeno un breve lasso di tempo riesce a coronare la sua aspirazione, anche se ad altissimo prezzo, sia economico che personale.
E molto del film vive proprio del rapporto ispido , contraddittorio, adorante per certi versi ma anche molto distante per altri , dei vari musicisti con il loro leader Frank, uno capace di cavar fuori una canzone e una melodia vincenti ispirandosi addirittura ai calzini variopinti di Jon.
Ecco il rapporto contraddittorio tra i vari membri della band e Frank sta proprio in questo : loro a faticare tremendamente per tirar fuori composizioni mediocri ( e Jon, ottimo Domhnall Gleeson nella parte, è come loro, vorrebbe rubare a Frank il segreto della sua ispirazione) e il loro leader a tirar fuori idee molto migliori delle loro.
Insomma quando Dio distribuiva il talento Frank si è messo in fila diverse volte.
Del resto se Syd Barret si ispirava fumando cose non troppo lecite e abusando di acidi....
Il problema di Frank, il film, è che nella seconda parte prende una deriva da film indie americano, il classico stile Sundance che era riuscito ad evitare in una prima parte vivace e discretamente originale, con i nodi che vengono al pettine e quel faccione di cartapesta , indossato con classe sopraffina da un Fassbender prestatosi ottimamente al gioco, che inesorabilmente si sgretola .
Il rapporto tra Frank e Jon , quando rimangono soli, è gestito con un pizzico di fretta, con l'ansia di dover chiudere il film in una maniera o nell'altra e anche mostrare il vero volto di Fassbender, la maschera che si sbriciola letteralmente è il segno di voler tirare una linea netta.
Altra cosa da imputare a un film che parla di una band rock alle prese con la sua musica è la mancanza sostanziale della stessa musica che rendeva leggendario un altro film irlandese sull'ascesa e sulla caduta di una band come The Commitments.
Un film su una rock band senza musica è come un fiore senza petali, è un mondo senza colori.
Ma Frank lascia molto di sé anche dopo i titoli di coda....
PERCHE' SI : Frank e il suo testone di cartapesta non si dimenticano facilmente, bella galleria di personaggi sopra e oltre le righe, eccellente parte centrale.
PERCHE' NO : finale un po' sfilacciato in cui si perde la magia della prima parte, manca la musica!
( VOTO : 7 / 10 )