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Frank Zappa: se il sindaco ci mette lo zampino

Creato il 29 novembre 2012 da Casarrubea
Frank Zappa

Frank Zappa

Si è svolta ieri una manifestazione per l’intestazione della via Zammatà di Partinico, a Frank Zappa. Ci siamo informati e pare che il sindaco abbia sbagliato il numero civico dell’abitazione che fu la dimora del vecchio Francesco Zappa, poi meglio noto come Francis Vincent, padre del più noto musicista. Ha sbagliato indirizzo e ha fatto pure delle spese, ad esempio, se non andiamo errati, quelle per rifare la facciata del vano terra della casa. E altre non meglio specificate. E sì, perchè al numero civico che fu un tempo degli Zappa, abita ora un’altra famiglia, e qualcuno ha ritenuto giusto non disturbarla. Cose che capitano a Partinico.

 C’è da dire che il mito del rock meritava altro. Non dei manifesti murali affissi chissà dove e che nessuno ha visto, nè a Partinico nè a Palermo, e neanche il solito buffet nel quale finiscono tutte le cerimonie pubbliche festose del paese.  E cioè a tarallucci e vino. Tale ci sembra l’ultima trovata del sindaco che ha pubblicamente promesso un museo nel quale i luminari della (in)coscienza fanno finire ogni cosa che sa di ricordo e di passato. Come se queste due parole fossero sinonimi di mummificazione e di avvenuto trapasso all’altro mondo. Ecco la summa teologica del macinacaffè che è questo nostro paese affidato per un destino ineluttabile a mani inesperte e ad amministratori ancora meno competenti nonostante la loro saccenteria: se vuoi recuperare la memoria per il futuro fai di tutto il passato  una convention di mummie.

Qui chi amministra fa tutto per riuscirci. L’assessore al verde si mette a tagliare alberi che hanno mezzo secolo di storia. Dice che deformano i marciapiedi e così non aggiusta i marciapiedi, ma taglia alberi. Quello al territorio benedice la signora della più grande distilleria d’Europa, che appesta l’aria del paese da sessant’anni, come  fosse una benefattrice dell’umanità. Dice che ha promesso di trasferirsi con il suo impianto di inquinamento di prima classe da un’altra parte. L’assessore alla pubblica istruzione non spende un centesimo per la normale manutenzione degli edifici scolastici, e non sogna minimamente di istituire dei servizi per l’infanzia e il tempo libero. Quello al bilancio  manda il comune alla deriva. Basti pensare che Partinico, alla fine del suo esercizio finanziario,  non ha ancora approvato il bilancio.

Insomma, l’importante è fingere: di amministrare, di fare l’interesse pubblico, darsi da fare, agitarsi. Per l’occasione dell’intitolazione della via a Zappa si è mobilitata tutta la famiglia del musicista. Moglie, figli e cugini. Con seguito di regista cinematografico e amici vari. Non credo che abbiano trovato molto a Partinico, nonostante la sensibilità straordinaria di questi straordinari ospiti venuti dall’altro capo del mondo. Sarebbe bastato rivolgersi alla locale associazione “AindArtes” (Gianmichele Taormina, Aurelio Cannizzo, Totò Barretta, Gianluca Cangemi, ecc.) per saperne di più su come trattare il gigantesco caso che la buona sorte ha assegnato a Partinico dando i natali in questo martoriato paese al genitore di un grande quale fu Frank Zappa. I giovani volontari che vi aderiscono lavorano da oltre quindici anni su Zappa. Ne sanno vita, morte e miracoli. Hanno persino presentato, nel 2011, un progetto per fare di questa figura una reale risorsa per il paese. E no. Il sindaco vuole essere in prima fila tra i protagonisti. Vuole l’esclusiva.

E i partinicesi, che sono generosi, lo fanno contento.  Perchè così vanno le cose. Si sa. Il mondo comincia dal caos e finisce nel nulla.

GC


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