
Ovvero che il film è caruccio, è fatto molto bene, è divertente, ci sono tantissimi rimandi a classici del terrore - dai nomi usati per i personaggi come Frankenstien, Van Helsing, Edgar o la tartaruga Shelley alle citazioni a film come La moglie di Frankenstein o Dracula il Vampiro - eccetera eccetera. La confezione è accurata e l'immaginario di Burton, che allunga il suo corto Frankenweenie inserendolo all'interno del mondo dell'altro suo corto animato Vincent, è ovviamente rispettato.
Ma tutta l'operazione, come accadeva esattamente per Dark Shadows, ha come un sapore di stantio e di già visto. La stessa visione poi, mi è risultata non proprio facile per via di una sorta di appesantimento nella parte centrale, ovvero proprio quella parte che si distacca nettamente dal corto originale e che mostra tutta l'acqua aggiunta al brodo.
Che dire quindi? Ancora nessuna idea forte, nessuna variazione e nessuna originalità. Unica novità assoluta da segnalare sono le assenze di Depp e Helena Bonham Carter.
IMDb Articoli più o meno Simili: 2012, animazione, cinema, Dark Shadows, F, film, Frankenweenie, recensione, Tim Burton, Winona Ryder