La Milano Fashion Week non è solo sfilate e presentazioni ma, per quanto mi riguarda, è anche backstage. Amo fare i backstage per lo stesso motivo per cui spero di non comparire mai in una foto di streetstyle. Nel backstage di Frankie Morello si respira un’aria di trepidante attesa per una collezione che si ispira all’atmosfera del film “Le vergini suicide" di Sofia Coppola e io già adoro. Marco Iafrate del TIGI International Creative Team ci racconta l’ispirazione dell’hairstyle pensato per la sfilata: “La donna Frankie Morello è giovane e molto sensuale.
Per enfatizzare il mood della collezione andremo a creare sui capelli una tessitura vissuta che vuole ricordare lo styling effortless e naturale tipico del look di una ragazza che si è alzata senza dare troppa importanza all’acconciatura. Alcune modelle indosseranno una cuffia, quindi sulle altre andremo a creare l'effetto di chi si è appena tolto un cappello. L’obiettivo quindi è quello di togliere volume sulla sommità del capo creando nella parte posteriore una silhouette più gonfia che andremo a realizzare con della lacca lavorata sulle lunghezze utilizzando una retina (proprio del tipo che usavano le nostre nonne) riscaldata col phon.
Le lunghezze avranno un effetto separato vagamente grunge che andremo ad ottenere applicando dei becchetti di metallo per dare un movimento a zig zag e creare separazione tra le ciocche. La finitura verrà data poco prima di entrare in passerella quando spruzzeremo in modo casuale sui capelli delle ragazze uno spray lucidante per rendere il look leggermente unto in alcuni punti e più secco in altri"
E veniamo alla sfilata. L'età dell'inquietudine: questo il tema di una collezione che mi ha incantata ed emozionata. Sulla passerella sfilano abiti dal vago sapore anni '90 che nei quali si percepisce un'affannosa ricerca dell'equilibrio.
Un gioco di sovrapposizioni, di spacchi, di abbinamenti materici tra tessuti fluttuanti, matelassè di seta. organze e crepe de chine. Abiti dalle sembianze castigate mettono in risalto una voglia di evasione che si esprime in leggeri spacchi, pieghe asimmetriche, tessuti trasparenti doppiati da baschine di una struttura più corposa spesso laserata effetto pizzo o da preziosi pannelli ricamati con degradè di cristalli.
Anche i colori giocano sui contrasti e su una base di neri, grigi e blu scuri si fanno spazio il cipia e l'azzurro, tinte che fanno da base a tessuti stampati con volti, bocche, occhi e fiori fino ad arrivare alla stampa all over del numero magico della maison: il 22 che prende forma da due cigni che si sfiorano.
Dettagli imperdibili i mocassini con l'alta suola e la clutch a libro: unico accessorio della sfilata che interpreta perfettamente il compagno di viaggio ideale di questa donna onirica e in divenire.
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xoxo Alessia