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Frasi che ho odiato nella vita #1: “Bradi, vai alla lavagna!”

Creato il 02 febbraio 2012 da Commarebradipina

Frasi che ho odiato nella vita #1: “Bradi, vai alla lavagna!”

Molti pensano che i secchioni siano sempre felici di sfoggiare la propria conoscenza, di essere cocchi dei professori, di essere i primi ad alzare la mano per rispondere anche alle domande più difficili. Nei film e nelle serie tv i secchioni sono sempre antipatici e saccenti. Ebbene, sfatiamo una volta per tutte questo mito.

Confesso che al liceo ero schifosamente secchiona, una di quelle secchione fino al midollo, tanto che nel tempo libero leggevo Le ultime lettere di Iacopo Ortis e saggi di critica letteraria, per prendere sonno facevo la discussione delle disequazioni, recitavo a memoria il canto XXXIV (Astolfo sulla Luna) dell’Orlando Furioso e nel mio primo viaggio a Parigi ho trascinato mia madre in tutti i musei (solo musei per dieci giorni, poi, per fortuna, siamo andate a Disneyland).

Ora, influenzati dalla merda che si vede in tv, mi starete immaginando come una rompipalle pronta a mettere in difficoltà i compagni di classe e a farmi bella con i professori, ma presa in giro subito dopo il suono della campanella. Non c’è niente di più falso.
I miei compagni mi leccavano i piedi perché per cinque anni ho passato i compiti di matematica e fisica a tutta la classe (solo un paio se li sapevano fare da soli…) e il prof. di matematica mi perseguitava per questo motivo (ma le nostre tecniche di “passaggio compito” furono utilissime e apprezzate anche da lui durante l’esame di maturità).
Se mi prendevano in giro dovevano farlo alle spalle, altrimenti dovevano tenersi i pomeriggi liberi per frequentare i corsi di recupero di matematica.

Non alzavo quasi mai la mano e parlavo solo se interpellata e soprattutto odiavo con tutta me stessa la frase “Bradi, vai alla lavagna” (dove “Bradi” sostituisce il mio vero cognome).
Sapete che uso fanno i professori dei secchioni? Li sfruttano per spiegare le nuove nozioni senza sporcarsi le mani di gesso.
Soprattutto per la mia materia “forte”, la matematica appunto, sin dalle medie non venivo mai interrogata sulle lezioni precedenti, quelle su cui venivano interrogati tutti gli altri, tanto se il prof controllava gli esercizi erano sempre ok. Venivo invece chiamata alla lavagna per spiegare le nuove lezioni. I professori con me erano come Socrate: volevano farmi arrivare da sola a nozioni che non avevo mai sentito. Mi ricordo uno, il più temibile (lo avevo al bienno), che diceva “Parti sempre dalla definizione”. Una volta, nel triennio, quando eravamo nelle mani di uno molto meno in gamba (e io campavo quasi di rendita per quanto fatto negli anni precedenti), il Temibile venne a farci supplenza per un’ora. E chi chiamò alla lavagna? Me! E per far cosa? Per spiegare gli Integrali, che ancora non avevamo mai sentito nominare.

Per me (e per gli altri secchioni della mia classe) essere chiamata alla lavagna non significava essere messa alla prova su quello che già sapevo, ma su quello che ancora non sapevo. Ecco perché nella mia vita una delle frasi che ho odiato di più è “Bradi, vai alla lavagna”.

P.S. Salviamo i secchioni dai professori pigri!!!

P.P.S. Nel mio secondo viaggio a Parigi solo negozi! (Secchioni si nasce, shopaholic si diventa…)

Matematicamente vostra,
Maria Secchia


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