Leggo. Rannicchiata sul divano, facendo attenzione a non sporgere troppo un piede per non distruggere un fantasmagorico mondo di lego e kapla che si erge dal pavimento della sala.
Le parole e le avventure raccontate nel libro si intrecciano con le parole e le avventure di coraggiosi supereroi, agilissimi ninja, strampalati draghi raccontate (e vissute) dai miei bambini.
- Però, meno male che non siamo figli unici!
- Cosa sono i figli unici?
- I bambini che non hanno fratelli.
- Sono soli...
- Però hanno una mamma e un papà tutti per loro...
- Ma non hanno fratelli con cui giocare!
- E non hanno nemmeno fratelli che danno i pizzicotti!
- Però hanno meno giocattoli e meno feste: noi abbiamo quattro compleanni!
- Secondo me i figli unici hanno più giochi, invece. Siccome sono da soli, mamma e papà li riempiono di giocattoli.
- Be', comunque a me piace avervi come fratelli.
- Ma sì, è bello chiacchierare con voi, la sera, a letto.
- È bello sì, ma voi vi addormentate sempre prima di me...