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Fratelli Musulmani tornano in piazza. Ancora caos in Egitto

Creato il 16 agosto 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
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Photo credit: RamyRaoof / Foter / CC BY

I massacri della giornata di Ferragosto in Egitto sembrano non volersi fermare alla data del 15, bensì trascinarsi fino a oggi. I Fratelli Musulmani hanno infatti indetto proprio per oggi la “Giornata della Collera”, tornando in piazza e gli anti-Morsi hanno invitato tutti a “presidiare ogni angolo” della città.
Ieri il conteggio delle vittime è arrivato a 630 e la tensione cresce.
Né i Fratelli Musulmani né l’esercito si sono dimostrati inclini a una pacificazione, nonostante la Farnesina abbia lanciato appelli disperati per giungere a una conclusione diplomatica, spaventata forse anche dal numero di italiani che sono in vacanza o risiedono in Egitto.
Secondo gli operatori turistici infatti, sono circa 19mila gli italiani nel paese residenti in località turistiche, ai quali è stato consigliato di rispettare il coprifuoco e di non avventurarsi fuori dai propri resort. Oltre 5mila sono invece gli italiani che risiedono stabilmente in Egitto.
A nulla sembrano valere le dichiarazione dell’Onu, che chiede alla violenze di fermarsi: riunitosi d’urgenza sotto la spinta di Francia e GB, il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha invitato tutte le parti alla moderazione. Poco più di mezzora dopo, all’appello si sono uniti anche gli Stati Uniti, ma l’Egitto ha definito la condanna di Obama come non basata sui fatti, sottolineando un possibile peggioramento della situazione a causa delle parole del Presidente americano.
In una nota del Cairo si legge infatti che “l’Egitto si sta confrontando con atti terroristici contro le istituzioni del governo ed istituzioni vitali”. L’interessamento degli USA è “gradito” insomma, ma il Cairo ci tiene ad affermare il proprio punto di vista.
Pochi minuti fa, inoltre, Angela Merkel e Francois Hollande hanno espresso preoccupazione per il possibile scoppio di una guerra civile in Egitto. Durante una telefonata, come riferiscono le fonti diplomatiche dell’Afp di Berlino, Hollande ha espresso preoccupazione e timore per lo scoppio di una guerra interna al popolo dello Stato nordafricano, viste le tensioni quotidiane tra attivisti contro Morsi e Fratelli Musulmani.

Articolo di Matteo Rinaldi


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