13 maggio 2015 Lascia un commento
Si perche’ malgrado la perenne vicinanza, Matte Damon e’ timido, riservato e innamorato a distanza di una ragazza conosciuta online, l’altro Greg Kinnear e’ estroverso, temerario e col grande sogno di andare a Hollywood e recitare. Convincera’ il fratello a mollare tutto e provarci nella terra dei sogni e una volta laggiu’ la vita riservera’ ad entrambi una nuova possibilita’.
Ancora una volta i fratellini Farrelly trattano il tema dell’handicap incentrando il film sulla diversita’ e una volta tanto e con molta piu’ intelligenza aggiungo io, non ci si piange addosso ma al contrario affermando una nuova prospettiva attraverso la straordinarieta’ della loro condizione.
In fondo basta non essere come chi pretende di tutelare e difendere, loro si a creare differenze e a discriminare.
Viene da se’ che questa straordinarieta’ si traduce sullo schermo in situazioni paradossali e divertenti, spesso inaspettate e certamente originali. Voglio dire, basti pensare a come si potrebbe risolvere la situazione di un attore col gemello siamese che non deve comparire o al fidanzamento di uno dei due senza che lei sappia la condizione indivisibile dell’amato. I Farrelly sfidano lo spettatore, sfidando nel contempo loro stessi prolungando quanto possibile il complicato cliché’ e nella gara buona parte del divertimento.
Serve ovviamente una forte presenza scenica dei protagonisti perche’ il movimento coordinato non e’ facile e fa parte del gioco, gioco che Damon e Kinnear conducono alla grande. Si sa che non sono un fan di Damon o meglio tanto mi e’ piaciuto in certi film, tanto poco in altri ma qui decisamente finisce tra quelli buoni.
Ad ogni modo prima o poi trovero’ un’intervista a Farrely dove spiegheranno la loro fissazione per gli handicap…