Joaquim Sorolla, Carlos y Eulalia Urcola
Ricordo che da ragazzina immaginavo come sarebbe stato bello se avessi avuto un fratello.
Non volevo una sorella: quella ce l'avevo già ed una mi bastava.
Ma ero un po' stanca di essere la primogentita, quindi immaginavo e sognavo un fratello maggiore.
Protettivo, che mi facesse strada, che mi insegnasse a comprendere l'universo estraneo dei ragazzi, cui i genitori potessero affidarmi (ed evadere così, con lui, un po' da casa).
Un fratello che mi portasse con sé, alle feste, in gita, in auto; che mi aiutasse con la matematica.
Anche appiccicoso o litigioso, ma in quella maniera leggera ed affettuosa che si usa fra fratelli
Un appoggio per crescere.
Non immaginavo quanto un marito può rivelarsi "fratello" nella vita.