All’appuntamento WWDC del 2 Giugno, molte sono state le novità presentate, fra queste spicca sicuramente il nuovo OSX Yosemite 10.10, ed il nuovo iOS 8 con Swype Keyboard. A seguire sono state inoltre proposte migliorie agli attuali kit di sviluppo (SDK), con il rilascio di due nuovi linguaggi paralleli: Swift e Metal, il primo derivante dall’Object C, ed il secondo dall’OpenGL, entrambi con un unico fine, l’incremento di prestazioni sul lato game ed app per l’ecosistema Apple. Come ci si auspicava, la parola chiave di questo nuovo Keynote è stata principalmente “Flat”, come design adottato dapprima solo su iDevice, ed ora anche su Mac, rendendolo quindi parte integrante di tutti prodotti presenti e futuri dell’azienda di Cupertino. A parte questo sono state affrontate numerose tematiche: come la quantità di iDevice venduti, divisi fra nuovi e vecchi utenti, con annessa percentuale di sviluppatori presenti sull’App store. Una comparazione dei dispositivi: iOS, Android, OSX e Windows 8 utilizzati.
- iOS = 89%
- Android = 9%
- OSX = 51%
- Windows 8 = 14%
Ed infine i motivi che hanno spinto parte dell’ultima utenza alla migrazione, motivi che questa volta appaiono abbastanza giusti sotto un certo punto di vista. È altresì risaputo infatti, che Android a causa della sua frammentazione presenta numerose tipologie di dispositivi, ognuno con la sua fascia prezzo/prestazioni, ciò ha reso la gestione degli aggiornamenti alquanto contorta e non sempre lineare per tutti i produttori, stessa situazione esplicata da Cook in maniera diretta:
<<Almeno un terzo dell’utenza Android utilizza un dispositivo con una release vecchia di 4 anni, ovvero un prodotto preistorico>>
E fin qui nulla da obiettare, stessa cosa per la quantità di malware rilevati su Android, che superano quelli di iOS con annessi proof-of-concept, la spiegazione in questo caso è stata “metaforica”:
<<Questi apparecchi sono tossici>>
Tuttavia va considerato un piccolo particolare, ovvero che nonostante Android abbia i suoi punti deboli, il suo destino è comunque relegato alle azioni dei suo utilizzatore. Lo stesso che non sarebbe in grado di optare per altro, a causa di un errata scelta di un ecosistema (a meno di non essere poco informato), e questo sapendo che la frammentazione di Android è capace di mostrare il doppio volto di quest’os, e quindi anche le sue potenzialità oltre che le sue pecche. Sintetizzando, l’unico sbaglio si può limitare al solo dispositivo, che può o meno rispecchiare l’idea di “cura per i dettagli” che tutti si aspettano. Ahi ahi ahi Mr.Cook…
Frecciatine a metà