Freddie Mercury, qualche aneddoto sulla sua leggenda. Ad esempio: comprava centinaia di cravatte al mese senza mai usarle.
Era il 1986 e Freddie Mercury si trovava a Budapest per la prima data del Magic Tour. Durante i suoi soggiorni nelle grandi città amava fare acquisti e girare in taxi, così come ha sempre fatto, anche quando le possibilità economiche erano scarse.
Un pomeriggio fu visto entrare in una Galleria e acquistare alcune opere del pittore bielorusso Marc Chagall. Ha poi confermato in alcune interviste il suo amore per questo pittore e per l’arte nel suo insieme.
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I rapporti con gli altri artisti sono sempre stati intensi, uno dei più noti è quello con Michael Jackson. I due avevano in programma la registrazione di un album insieme. Partirono dall’incisone di tre brani, mai completati: “There Must Be More to Life Than This”, “Victory” e “State of Shok“. Quest’ultimo è stato successivamente inciso da Michael Jackson e Mick Jagger. Tutto finì tra i due quando Freddie si tirò indietro non sopportando l’abitudine di Michael di portare ogni giorno il suo Lama in Studio di registrazione. “O lo fai uscire di qui, oppure me ne vado! Tu sei pazzo!” Queste le parole pronunciate in una delle ultime interviste al cantante, integrata poi in uno dei documentari a lui dedicati. Raccontava i fatti ridendo divertito. Questo fu sicuramente uno dei motivi, ma i due rimasero comunque buoni amici.
“Una canzone è solo una canzone, noi siamo amici!”
Laureato in arti grafiche e design, disegnò lui stesso il simbolo dei Queen. Al suo interno, se lo si guarda con molta attenzione, è possibile notare i segni zodiacali dei componenti della band e l’araba fenice.
Non solo Chagall. Come già detto, era un grande amante dell’arte. Tanto da approfittarne ogni volta che si recava in Giappone. Oltre ad acquisti sfrenati di tessuti e costosissime carpe “KOI” da mettere nel laghetto di casa sua, Freddie acquistava quadri di artisti del posto; tanti da formare una collezione dedicata interamente all’arte nipponica.
Il 24 Novembre del 2007, sedici anni dopo la sua morte, il mensile britanico “Q magazine” ha stilato una classifica delle più grandi e significative leggende del mondo del Rock. Al terzo posto c’è Jimi Hendrix, secondo Elvis Presley, mentre al primo posto c’è proprio Lui.
God save the King.
S.C.
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