Freddo, gas, elettricità e nucleare. Russia, Ucraina e vicini.

Creato il 09 febbraio 2012 da Lucia Navone @lucia_navone

Nel massimo gelo è stato fermato un blocco della centrale nucleare  Zaporozhskaja In Ucraina.

di Evgeny Utkin (economista ed esperto di energia)

Evgeny Utkin

Ma niente paura. Nessun fuga radioattiva. La ragione reale può sembrare assurda, che i “collezionisti” di rottami metallici hanno segato un pezzo del traliccio (per poi venderlo in discarica). Il traliccio è caduto, causando un incidente alla linea di trasmissione di alta potenza, e su tutta la linea di trasmissione. Per questo gli operatori della centrale nucleare Zaporozhskaja hanno dovuto fermare un blocco. Un “circo” grottesco per la sua assurdità e stupidità, e pure la natura ha messo del suo. Tutto è successo il 27 gennaio, alla vigilia del gran freddo (che ha portato più di 100 morti in Ucraina) e dell’ aumento del consumo elettrico e di gas. Cosa è successo con il gas l’abbiamo visto.

Prima il gelo in tutta Europa e in Russia ha portato i consumi di gas a picco e Gazprom non è riuscito a mantenere i ritmi di aumento (ad esempio l’Ucraina stessa dichiarava 10 giorni prima di voler comprare dalla Russia 27 miliardi mc di gas nel 2012). In Italia lo sappiamo.

Abbiamo dovuto ridurre le forniture di gas alle aziende che hanno contratti di gas di tipo interrompibile, un’azione piuttosto preventiva.  Invece con l’elettricità l’Ucraina se l’è  cavata abbastanza bene. Anzi, esportava pure in Bielorussia e in Moldavia. A causa del blocco della centrale nucleare e del freddo, l’Ucraina ha dovuto interrompere le esportazioni in questi due paesi, ma anche chiedere aiuto alla Russia. E quindi dal primo febbraio la russa InterRao Ues ha portato l’elettricità all’Ucraina. Fino a ieri. Sembra che l’Ucraina abbia riparato il guasto (non si sa se hanno preso i ladri), e ha ripreso a produrre elettricità a regime. E tra poco inizierà a venderla ai vicini Minsk e Kishinev. Anzi il premier ucraino Azarov ha detto che potrebbe essere d’aiuto a  Gazprom: “Se Gazprom ha problemi con i clienti europei, noi possiamo ritirare meno gas, perché ne abbiamo ancora tanto nei nostri stoccaggi”. E in Italia? Pur avendo ancora circa 4 miliardi mc di gas nei stoccaggi non strategici (e altri 5 miliardi di strategici), abbiamo bisogno di passare all’ olio combustibile? Magari per farli lavorare ma non per mancanza di gas.


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