Non è che cambieremo il mondo, ma sicuramente la nostra piccola rete di contatti e di amicizia la possiamo influenzare, in positivo o in negativo, e che che se ne dica, questo è un potenziale insito in qualsiasi creativo freelance.
Ma per quanto ciascuno di noi sia capace di influenzare le scelte della propria madre, del proprio compagno, dei propri amici e nemici, oggi voglio parlare di un’influenza leggermente diversa, di quella che ciascuno di noi dimostra d’avere online.
Certo alcuni sono più influenti che altri, alcuni pubblicano libri che vendono milioni di copie, fanno affermazioni che girano il mondo alla velocità di un twett, o pubblicano post condivisi da una marea di gente. Qual è il loro segreto? Me lo sto chiedendo da qualche giorno e forse, a ben cercare, ho trovato la risposta.
No, dubito che si tratti di una maggiore intelligenza rispetto ai comuni mortali, piuttosto dimostrano una deliziosa capacità di muovere le masse e di portarle dalla propria parte. Come? Non sempre offrendo qualcosa di diverso rispetto agli altri (si può trattare di servizi, prodotti, opinioni, consigli…), quanto piuttosto cambiando sostanzialmente il modo in cui l’offerta viene posta.
Tutti, fin dalla nascita abbiamo a disposizione la capacità di influenzare le scelte degli altri, vero è che alcuni sanno sfruttare più di altri questa capacità in dotazione. Nessun problema, se sei fra quelli che potenzialmente potrebbero dimostrarsi influenti, ma nel reale lo sono come una soletta vecchia, ti farà piacere sapere che si tratta di una dote che si può affinare.
Non sono io a dirlo, per quanto mi piacerebbe! Sono stata semplicemente a sentire Robert Cialdini, docente di Psicologia e Marketing. I suoi libri hanno venduto più di 2 milioni di copie, quindi probabilmente, mi sono detta, è uno che le masse le sa influenzare e pare pure dotato del dono della sintesi, tanto che ricorda che esistono sei principi (pressoché universali), utili per aumentare la propria influenza.
6 mosse per aumentare la propria influenza
- In poll position si trova la reciprocità. Ne ho già parlato in merito al problema dell’autopromozione e il concetto è pressoché identico: la gente di norma restituisce l’identico trattamento che tu gli hai riservato. Atteggiamenti positivi, buone informazioni, condivisione e attenzione se offerte è probabile che vengano restituite.
- Al secondo posto c’è la scarsità del ben offerto. Se tu offri un servizio, un’informazione o un prodotto di cui si sa poco in giro o che in generale non è facilmente reperibile è probabile che tutti quelli che ne hanno bisogno si riferiscano a te. Quindi prima di deciderti ad aprire un’attività o uno spazio online, l’ideale sarebbe svolgere una ricerca di mercato domestica e scoprire se quel che offri è originale o se il mercato è inflazionato. In quel caso il segreto sta tutto proporsi in maniera originale.
- Anche la credibilità è elemento non da poco. D’altronde se ti dovessi mettere nelle mani di un commercialista, vorresti affidarti a quello con maggiore credibilità e autorità no? Per questo, se sei in possesso di credenziali e referenze, mettile in mostra! Aiuteranno, questo è certo, ad influenzare la scelta degli appartenenti alla tua rete.
- Impegno e coerenza sono altri due elementi non da poco. Chi ancora non ti conosce visiterà probabilmente i tuoi spazi web e i tuoi profili sociali per scoprire qualcosa di più su tali aspetti. Sarà bene dunque che siano curati e aggiornati, ma soprattutto che al suo interno si propongano prodotti coerenti con la tua professionalità. Un fotografo che vende centrini non dimostra una grande coerenza!
- Anche con il consenso non si può scherzare, per quanto ci si possa giocare… di norma le persone scelgono un prodotto x se molte altre lo hanno scelto in precedenza. Ecco, questa ampia scelta nei confronti del prodotto X è il consenso, che una volta ottenuto va messo assolutamente in mostra. L’esempio proposto da Cialdini è per lo meno interessante: se per pubblicizzare un piatto, il ristorante decide di indicarlo nel menù come la specialità della casa – pietanza più ordinata, state pur certi che lo diventerà al più presto! Il ragionamento che si fa è abbastanza lineare e logico: se lo hanno già scelto in tanti è probabile che si tratti di un buon piatto. Morale? Se avete un prodotto forte, o un articolo buono, pubblicizzatelo al massimo!
- Cialdini chiude con la simpatia come elemento da tenere in forte considerazione. Puoi avere tutto il carisma che desideri, ma se sei un musone, scontroso e polemico è probabile che la tua influenza difficilmente decolli. Trovare somiglianze con i propri clienti e lettori, parallelismi caratteriali probabilmente ti avvantaggerà.
Pesare la propria influenza
Ovviamente oggi per stimolare la propria influenza non si può prescindere dall’uso dei social network e del web: Facebook, Twitter, Linkedin, Google+, YouTube, WordPress, Flickr e chi più ne ha più ne metta.
Non dubito che tu abbia un buon rapporto con ciascuno di questi strumenti, ma ciò non toglie che tu non sappia quale sia la tua reale influenza online.
Niente paura ci sono dei servizi online (gratuiti) che fanno il lavoro sporco per noi!
Il primo è Klout, il secondo PeerIndex, entrambi in versione beta. Senza paura di ferire il tuo amor proprio ti dicono quanto, al loro parere, tu sei capace di influenzare la rete. Secondo Klout il mio punteggio di influenza oscilla fra il 50 ed il 49, per PeerIndex raggiungo un misero 11.
Non so quanto utili ed affidabili possano essere questi dati, però tenerli sotto controllo è divertente… già che non avevo altro modo per investire il mio tempo!
E tu?
Cosa ne pensi? Conosci qualche altra mossa o qualche altro strumento utile?
Photo credit: Evan Agee
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