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FREQUENZA INCAZZATA NERA (Moon Trein Radio) - RITORNO AL FUTURO - Sesta puntata

Creato il 26 aprile 2012 da Andreacusati
Non avere paura di lasciare il sistema attuale, cambiare la nostra vita in meglio e di conseguenza il mondo, sono scelte che ogni individuo deve fare in coscienza sua.
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Buonasera a tutti. Ben trovati qui su Moon Trein Radio con me, Andrea Cusati, e con Frequenza incazzata nera.L’ultima puntata, come in altre puntate, mi sono sfogato un po’ prendendomela con la mentalità che il sistema ci ha inculcato per farci entrare nella testa tutta una serie di stereotipi, dai quali non riusciamo a liberarci facilmente, che ci rendono schiavi e prigionieri tra quattro mura nella nostra mente.Diciamo che in sostanza spesso ho detto la mia sulle condizioni di vita in cui ci siamo o ci hanno incanalati col tempo ma con queste trasmissioni ho dato poche soluzioni alternative (ne ho sicuramente date di più sul blog che creai all’indirizzo: iosonoincazzatonero.blogspot.com, se può interessarvi). L’unica puntata radio in cui spiegai a grandi linee un concetto alternativo, vecchio di centinaia d’anni ma per noi italiani futuristico come nessuno, è stata la quarta puntata dal titolo: DEMOCRAZIA DIRETTA.
Vi dico la verità, non parlo più volentieri delle mie riflessioni su certe cose perché mi sento spesso preso in giro dalle persone. Sicuramente molti non lo fanno di proposito ma col loro atteggiamento non fanno altro che far passare l’entusiasmo di condividere le cose.
La condivisione del sapere e di qualsiasi cosa materiale reputo che sia alla base dei concetti futuri per invertire la rotta, ma purtroppo il concetto di proprietà privata è dentro di noi ben radicato ormai. Mi sento preso in giro quando esprimo i miei pensieri alternativi perché tutti si lamentano di come vanno le cose (anche chi non dovrebbe proprio lamentarsi perché in questo sistema ci sta benissimo) ma la maggior parte delle persone tira avanti così e questo porta a constatare nel concreto che molta gente con cui parli non ha nessuna intenzione di cambiare una virgola del sistema ma, anzi, di fare tutto quanto è in suo potere per adattarsi ad esso anche cercando di farsi piacere una vita invivibile.E’ dimostrato ormai concretamente su molti fronti che il sistema attuale è fallimentare e che porta molti problemi alla nostra salute (come depressioni, stati d’ansia, attacchi di panico, malattie e disagi fisici dovuti alla mala informazione o all’inquinamento o a tante altre cose), problemi sia psicologici che fisici.Eppure noi educhiamo i nostri figli a rispettare il sistema e le sue regole, indottriniamo i nostri figli in questa grande setta miserabile mondiale che non si occuperà di loro e del loro bene ma gli si appiccicherà addosso come una sanguisuga con poteri telecinetici e gli preleverà, oltre al sangue, anche la loro personalità e il loro pensiero libero.Ma come si fa a staccarsi dalla società? Sicuramente PENSANDO e avendo CORAGGIO. Lottare nelle piazze per convincere un politico ad approvare un referendum o a levarsi dalle palle, prendendo manganellate in testa, non cambierà nulla. Anche se domani sessanta milioni di italiani bloccheranno il Paese riversandosi in piazza otterranno solo di paralizzare il sistema economico, la loro vita e non farà nulla, a parte forse che si dimetta un capo politico e ne vada su un altro che a parole cambierà l’Italia e il mondo e poi negli anni farà le stesse cose del suo predecessore.Ma se ognuno di noi formasse dei piccoli gruppi di 10-20 persone e interagissimo davvero fra noi condividendo le nostre conoscenze e aiutandoci, potremmo farci da soli il 90% delle cose che ci servono per vivere e potremmo ragionare insieme su quelle che non riusciamo a crearci per trovare un modo per averle.Questo cambierebbe le cose o no?Pensate a quegli operai di 50 anni sui tetti delle ditte che chiudono. Si sentono falliti e finiti perché questa società di merda li fa sentire così non perché lo sono davvero falliti e finiti. Capite la semplicità dell’abominio che hanno creato nelle nostre teste? Se loro scendessero dai tetti e si mettessero insieme con tutti gli altri operai e unissero le loro conoscenze e i loro soldi per creare una piccola società che funzioni su altri concetti tornerebbero a sentirsi di colpo utilissimi, ricchi e felici.Pensate a un mondo dove la tecnologia, il rispetto per l’ambiente e le esperienze passate (almeno quelle che possono ancora darci una mano a creare il futuro) si fondono per far sì che l’essere umano sfrutti la sua intelligenza per vivere meglio e più in sintonia con la sua casa naturale, cioè col pianeta Terra.In un mondo così, dove c’è lo scambio reciproco di aiuto e informazioni, diventerebbe inutile avere soldi e andare a scuola, senza dover crescere necessariamente poveri e ignoranti. O almeno, profitto e studio non sarebbero concepiti per come noi li concepiamo oggi ma sarebbero più funzionali e a misura d’uomo perché creati per essere utili all’essere umano e non per legarlo con catene invisibili.Domenica 24 aprile 2012 sono stato con un gruppo di transizione a fare una specie di orto sinergico. Un gruppo di transizione è una sorta di gruppo dove chi vuole si aggrega a livello volontario, non ci sono capi né direttivo e si lavora insieme per sperimentare la decrescita e l’autoproduzione per poi essere di esempio con fatti concreti alle persone che compongono la società dicendogli: “se vuoi vivere autoproducendoti tutto, è possibile”.Magari in una prossima puntata spiegherò meglio la transizione. Quello su cui volevo soffermarmi dell’esperienza di  domenica era più il fatto che ho visto in parte realizzata questa mia idea (per molti utopica) dove l’essere umano è molto meglio di come ci fanno credere che sia. Ho visto gente di tutte le età darsi da fare assieme con la gioia nel cuore di condividere un’esperienza con gli altri, la gioia di mostrare, oltre che l’orto, anche il piccolo angolo di paradiso in cui nasce l’orto. Ho visto lavorare la terra a donne, uomini e bambini insieme in armonia. Ho vissuto una giornata in una grande famiglia che cerca di produrre lo stretto indispensabile di rifiuto e cerca di condividere qualsiasi cosa. Vedere insegnare ai figli dai propri genitori questi concetti in una giornata pratica immersa nel verde non ha prezzo.Dell’orto parlerò magari più avanti ma vi basti sapere che è possibile creare un orto che produca sempre verdura tutto l’anno col minimo sforzo e la grande resa. Un orto che la fatica più grande la si fa quando lo si inizia ma poi diventa solo uno starci dietro giornaliero che non prevede lo spaccarsi la schiena fino a 90 anni lavorando la terra.Questa invenzione dell’orto sinergico, che spacciano per moderna, ha 5000 anni e arriva dall’Oriente. E’ una di quelle cose, che quando le vieni a sapere, ti fa sentire un po’ coglione. E’ una di quelle cose che vieni a sapere così, come per esempio che in origine il pomodoro era giallo e la carota nera o che la pasta, al contrario di quanto tanti credono, è nata in Oriente e non in Italia, e ti domandi perché ci siamo dimenticati della storia.Io ho un mio concetto su questo: noi tendiamo a dimenticarci (questo è naturale, lo stesso Sherlock Holmes, ricordo che in un libro di Sir Arthur Conan Doyle, disse a Watson che gli chiedeva con stupore come facesse a non sapere che la Terra girava intorno al Sole, data la cultura di Holmes in altri campi, rispose placidamente che per il suo lavoro non serviva saperlo e dato che la mente non è, al contrario di quanto molti credono, fatta di pareti elastiche dove ammonticchiare nozioni all’infinito ma prima o poi per ricordarti una cosa inutile per la tua professione ne dimenticherai una più utile lui avrebbe fatto di tutto per dimenticarlo), ma penso che ci venga fatta dimenticare di proposito la storia, si sfrutta molto e si incentiva questo nostro dimenticarci della realtà dei fatti, d’altra parte la memoria non è una foto dettagliata, molti dettagli non li ricordi già dopo poco che è avvenuto un fatto. Non bisogna vivere nel passato e diventare ottusi ma neanche studiare una storia distorta nei libri di scuola. Una persona anziana è storia e ha molto da insegnarci, poi noi con la mentalità e le tecnologie di oggi possiamo migliorare il lavoro svolto da questa persona favorendo anche lei. Sarebbe più logico che siano tutti a dire la propria e mettere a disposizione il proprio sapere per programmare un futuro che riguarderà tutti, senza capi né padroni. Invece in questa società un Beppe Grillo dice che devono levarsi dalle palle i vecchi politici perché sono vecchi. No, Grillo, devono levarsi dalle palle perché non sono persone anziane comuni ma il parto di questo sistema da vomito, sono i suoi esecutori e lo saranno sempre. Tutti insieme dobbiamo contribuire alla costruzione della nostra vita e del nostro futuro, anche un bambino può insegnarti qualcosa.Nella puntata radio dal titolo LO STEREOTIPO CHE UCCIDE LE DONNE avevo spiegato con esempi concreti come la donna è stata estromessa dalla storia e come questo abbia causato stereotipi che oggi discriminano le donne e le rendono, come gli anziani e i bambini, poco più utili di un sottobicchiere in questa società decadente.Di Enrico Toti, di cui anche il colto Benigni decantò le gesta al Quirinale, si dice abbia scagliato la stampella contro il nemico, su Wikipedia scrivono così: “Nell'agosto 1916 cominciò la sesta battaglia dell'Isonzo che si concluse con la presa di Gorizia. Il 6 agosto 1916, Enrico Toti, lanciatosi con il suo reparto all'attacco di Quota 85 a est di Monfalcone, fu ferito più volte dai colpi avversari, e con un gesto eroico, scagliò la gruccia verso il nemico esclamando: "Nun moro io!" (io non muoio!) (ovviamente si specifica che tutto questo è SENZA FONTE, cioè non c’è una fonte documentata a cui si può attingere per avere la certezza che sia accaduto), poco prima di essere colpito a morte e di baciare il piumetto dell'elmetto.” Ora, io ho una terza media e non sono colto ma rifletto e vi invito a riflettere. Parliamo del 1916 e per fare una cosa del genere dovevi essere in prima linea, come è possibile fare un gesto del genere e come è possibile che uno con la stampella si trovasse in prima linea? Magari è successo ma io ho dei dubbi. Sono cose che spesso vengono raccontate perché serve dare un determinato segnale ma magari non sono vere o lo sono a metà o sono solo leggende.Feci un video tempo fa, che poi non è più in Rete perché cancellai il canale Youtube, dove raccontavo di Mao e della campagna dei cento fiori. Anche questa è vista come una cosa spettacolare ma si concluse solo con un massacro. Se andate a leggere su Wikipedia scrivono: “Con la locuzione Campagna dei cento fiori si indica una stagione di liberalizzazione della vita culturale, politica, economica e sociale avviata in Cina negli anni Cinquanta. Il termine deriva da una frase pronunciata dal leader comunista Mao Zedong nel 1956: "che cento fiori fioriscano, che cento scuole gareggino". Promossa ed incoraggiata dai più influenti dirigenti del Partito Comunista Cinese, la campagna dei cento fiori venne avviata in concomitanza con la destalinizzazione che Nikita Khruščёv stava effettuando in URSS. Probabilmente lo scopo principale era quello di garantirsi una maggior legittimazione chiamando tutti i cinesi a partecipare allo sviluppo economico. Per alcuni, questo nuovo scenario politico fu creato ad arte da Mao Zedong per prendere le distanze dal comunismo sovietico; per altri ancora, la Campagna fu un sincero tentativo di rendere più democratica la Repubblica popolare cinese. Attraverso giornalisti, riviste, pamphlet e soprattutto dazibao (i dazibao erano manifesti murali), intellettuali, studenti e uomini politici (soprattutto quelli di basso rango gerarchico, ovvero quelli poco noti) espressero il loro punto di vista sui cruciali cambiamenti che la Cina aveva compiuto e sulle riforme da effettuare in futuro. Sebbene i "filo-Maoisti" furono in netta superiorità numerica non mancarono voci contro il governo, sia provenienti da "destra" (cioè da capitalisti e da sostenitori della Repubblica di Taiwan), sia provenienti da "sinistra" (ovvero dai marxisti-leninisti ortodossi che non volevano nessun cambiamento rispetto all'ideologia principale di Karl Marx, Friedrich Engels e Vladimir Lenin). Ben presto però, la situazione iniziò a sfuggire di mano, e le proteste si moltiplicarono e radicalizzarono, coinvolgendo il Partito stesso e la forma di Stato e legandosi con lo scontento di contadini ed operai. Mao decise allora di dichiarare conclusa l'esperienza della campagna dei cento fiori (1957). Ebbe quindi inizio la repressione (la cosiddetta Campagna Antidestra). Ai molti intellettuali, studenti e politici che avevano aderito all'invito a manifestare liberamente il proprio pensiero, la fine della campagna riservò un destino beffardo: infatti, le loro dichiarazioni pubbliche ne facilitarono l'identificazione e l'arresto o l'invio nei campi di rieducazione.” Anche qui ragioniamo. Messa giù così sembra spettacolare, tutto fatto in buona fede per il bene dei cinesi. Ma vi chiedo: cosa c’è di diverso dai fascisti o nazisti che andavano a massacrare chiunque la pensasse diversamente per eliminare gruppi di dissidenti? Come si fa a pensare, come raccontano questi su Wikipedia, che tutto sia stato un caso? Mao voleva fare una cosa bella e poi (ops! Che sfiga! Ma guarda te delle volte….) finisce che quella cosa torna utile perché ha fatto in modo che tutti quelli contrari a Mao e al comunismo venissero schedati e resi rintracciabili, in più, guarda caso, quelli che espressero ingenuamente il loro parere sincero erano quelli di basso rango e poco noti, i soliti pezzenti nullatenenti come molti di noi insomma. Era programmato per me è evidente. La campagna dei cento fiori servì a quello.Potremmo star qui fino a domani mattina. Io sto facendo alcuni esempi tanto per argomentare il mio concetto ma ce ne sono a milioni di esempi: gli indiani d’America e tutte le palle che hanno raccontato su di loro a suo tempo per giustificare un genocidio. Ad esempio molti credono che staccare un pezzo di pelle con attaccati i capelli dalla testa (il famoso “scalpo”) fosse un’usanza degli indiani e invece furono i Visi Pallidi europei a pagare gli stessi indiani con alcol o denaro o altri oggetti per stanare nel territorio americano, per loro oscuro e semi inesplorato, le tribù indiane e per essere sicuri che gli dicessero la verità su quanti indiani avessero ucciso gli chiesero di portare loro un pezzo di cotenna della testa con attaccati dei capelli. Le palle raccontateci sull’11 settembre in America, le palle raccontateci sul benessere che dava il comunismo sovietico e quello cinese, le palle raccontateci sull’unità d’Italia, le palle raccontateci ogni giorno dalla politica nostrana che oggi vediamo cos’è stata in vent’anni e tutto ci sembra normale.Insomma, il succo è che funziona per tutto così. Se la televisione non fosse importante, se i film e i libri non fossero importanti, se la storia non fosse importante e se non fosse importante che le religioni si fondano con la politica e viceversa, non si spiegherebbe come mai il potere fa di tutto per impadronirsi di queste cose rendendole strumenti pericolosi nelle sue mani. Hanno capito che bruciare i libri non serviva, ma possedere il diritto di scriverci su quello che preferisci la gente creda vero era molto più utile.Noi oggi crediamo di pensare con la nostra testa ma pensiamo come il sistema vuole che pensiamo.La proprietà privata ce l’hanno fatta amare e desiderare oltre modo e ora cosa tassano? Le case e le automobili sono proprietà private. Devi avere e deve essere tuo non in affitto o condiviso o prestato ma tuo. Oggi la benzina è una tassa come il bollo e l’assicurazione, aggiungeteci le riparazioni, i tagliandi e il fatto che a un certo punto un governo vi ordini di buttar via la vostra automobile per comprarne una catalitica o una euro 2 o una euro 3 o una euro 4. Quanto la pagate questa accidenti di automobile? Nel frattempo quanto avete inquinato? Ci siamo fatti del male due volte abbondantemente e le soluzioni alternative ci sono. Vogliamo credere che nel 2012 una Ferrari è il limite massimo a cui può essere arrivata la tecnologia, l’ingegneria e la meccanica?Sulla casa inutile che vi dica le tasse. Io vivo in affitto mentre molti di voi saranno proprietari, dato che in Italia l’80% delle persone è proprietaria di una casa, e quindi ne saprete senz’altro più di me.Il punto è che molti credono che farsi le cose in casa come una volta e che tornare indietro su certe cose sia involversi e tornare a vivere nelle caverne o come un servo della gleba a spaccarsi la schiena una vita nei campi senza avere speranze di una vita migliore, invece è l’esatto opposto: sarebbe vivere davvero. Da dove arrivano tutti i grandi cervelli che cambiano le cose? Da dove arrivano i militari che vincono le guerre? Da dove arrivano le idee rivoluzionarie che dopo una rivoluzione purtroppo restano solo idee? Chi procura le materie prime? Chi lavora le materie prime e produce? Chi mette tanti soldi in banca? La risposta a queste e a molte altre domande è: IL POPOLO!La maggioranza siamo noi comuni mortali che manteniamo potentati e VIP, senza di noi loro non esisterebbero ma senza di loro noi esisteremmo eccome. Non fatevi ingannare dalle palle che se il ricco non mette i soldi noi non mangiamo, può in parte essere vero in questa società ma in una società strutturata su altri parametri, come quella che ipotizzavo prima ad esempio, diventa una grossa bugia creata per farti avere paura di lasciare questo sistema.Sento spesso dire che nei momenti di difficoltà bisogna aiutarsi. Secondo me se ci si aiutasse sempre e si condividesse anche la felicità dei momenti migliori ne arriverebbero meno di difficoltà e anche se ne arrivassero uguale sapresti che non sarai mai solo ad affrontarle, che non è poco.Più ci penso alla nostra società e più veramente mi fa ridere per non piangere il fatto che sia uno dei pochi che ne parla tanto male e che la mollerebbe domani mattina senza nessun rimpianto. Viviamo in una società dove una persona invalida è lasciata sola da tutti e non è aiutata a muoversi per avere la possibilità come quelli non invalidi di girare per la città e vivere, viviamo in una società dove avere figli è spesso un dramma e una maledizione, viviamo in una società dove il sesso è visto come un tabù volgare mentre nell’ipocrisia generale la pornografia è il mercato più prolifico di tutti e non sente crisi, viviamo in una società dove lucriamo sulla morte di un individuo o sulla sua salute o sui suoi organi, viviamo in una società dove ci lamentiamo per la televisione e l’immondizia (che molto spesso sono la stessa cosa) e tutti hanno in casa una televisione e nessuno, o quasi, pensa di cercare di comprare meno prodotti confezionati così da ridurre la mole di rifiuti prodotta. Potremmo andare avanti fino a domani. Ma non vi fate pena da soli ad appartenere a una simile società? Io sì, mi faccio molta pena. Quando chi va in posti come il Brasile o la Polinesia o le Maldive e vede la vera povertà ti dice che là non hanno un cazzo ma ridono, ballano e sono felici dovremmo riflettere. Riflettere che non è la povertà che dà la felicità così come non lo è la ricchezza ma potremmo stare bene noi, far star bene loro e ridere e ballare tutti assieme invece di stare in queste fredde prigioni ad agonizzare.Altro fenomeno distorto e utilizzato per tenerci fermi è la paura, di cui ho già parlato nell’ultima puntata dal titolo HOUSTON, ABBIAMO UN PROBLEMA. Non sto a dire di più se non citare la risposta che ho dato a un ragazzo che mi ha fatto molti complimenti per quella puntata e per mail mi ha scritto che ho centrato il problema, anche lui dice che quando espone soluzioni alternative alle persone si sente dire di stare attento perché per certe scoperte potrebbero ammazzarti e lui risponde come ho sempre risposto io e cioè che magari lo facessero così la cosa farebbe risonanza e con il tam tam in internet verrebbe fuori il perché è morto. Vedete come è sempre importante la condivisione e non tenere segreti per sé? Se tutti sanno cosa uno ha scoperto dovrebbero ammazzarci tutti per non far trapelare la cosa e reputo improbabile lo facciano e lo riescano a fare… per quanto mi riguarda lo facessero anche si terrebbero un mondo schifoso e affogherebbero nella loro merda in cui io non voglio comunque vivere. Comunque a questo ragazzo ho risposto che io ho fatto un anno da una psicoterapeuta e una delle cose su cui mi ha fatto riflettere è la costante paura dell'essere umano che fa muovere le cose. La paura è una brutta bestia quando qualcuno la pilota ma, come dico sempre, una cosa non è mai solo negativa. La paura è anche quella reazione chimica che fa sprigionare quel sentimento che ti mette in salvo raddoppiandoti le forze per scappare da un pericolo.In un libro che lessi uno psicoterapeuta raccontava una storiella simpatica su come sia nata la paura. Il libro è "Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita" di Giulio Cesare Giacobbe. Lui scriveva che un tempo Dio vide l'essere umano, che aveva appena creato, guardare con una faccia idiota una tigre e stare fermo lì ad aspettare che questa lo sbranasse. Così decise di creare un sentimento che facesse venire all'essere umano i sudori freddi, palpitazioni aumentate, brividi, sensazione di disagio e voglia di scappare dal posto in cui si trovava a gambe levate, così creò la paura e gliela affibbiò. A quel punto l'essere umano, vedendo la tigre, scappava e si salvava la vita. Il problema, continuava lo scrittore, è che oggi guardando un orologio e vedendo che siamo in ritardo per entrare al lavoro ci vengono sudori freddi, brividi, sensazione di disagio e ci mettiamo a correre. In città, dove difficilmente incontrerai una tigre, le paure si sono spostate su cose di cui non ci sarebbe da avere paura e questo ha causato ansia, stress e disorientamento perchè oggi se uno ti puntasse una pistola in faccia probabilmente lo guarderesti come il primo essere umano guardava la tigre all'inizio. L'ho trovata una riflessione interessante sulle paure.La paura è spesso senz’altro pilotata e ci tiene fermi come l’essere umano primordiale davanti a quella tigre. Il sistema ci vuole fermi e non pensanti.In sostanza cosa abbiamo da perdere lasciando questo modello lo sappiamo ma il coraggio di vivere davvero la vita la maggior parte di noi non ce l’ha e forse non ce l’avrà mai.Sì… direi che il potere a capo del sistema ha fatto proprio un bel lavoro.Buona serata a tutti.

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