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Freud e Jung secondo Cronenberg

Creato il 12 settembre 2011 da Witzbalinka

Non sorprende il fatto che il regista canadese David Cronenberg si sia avvicinato, anche se tangenzialmente, alla relazione tra Sigmund Freud e Carl Gustav Jung nel suo ultimo film, l’attesissimo Un metodo pericoloso, che uscirà nelle sale europee, giustamente, una volta finita l’estate – l’autunno è un periodo che invita all’introspezione e a refugiarsi nel profondo di se stessi, così come accade nei fenomeni di esteriorizzazione chiamati catalitici, ben studiati proprio da Jung e così essenziali per alcune delle sue intuizioni fondamentali, con l’arrivo del maltempo associato alle stagioni tendiamo a preferire il rifugio della casa, vista dal lato interno della finestra.

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In fin dei conti se Freud e Jung sono risultati essere due figure capitali nella storia del pensiero del XX secolo è stato soprattutto a causa della loro abilità nel mostrarci le cose da un nuovo punto di vista, la loro maestria al momento di articolare una riflessione che ci mostra che la parte chiamata cosciente non solo non è l’unica componente della nostra personalità, ma è anche ben lontana dal determinare le nostre azioni e comportamenti.

In effetti tutta la nostra esistenza è segnata da moti interiori invisibili, da forze inconsce che agiscono come corpi estranei che ci abitano e dettano i nostri movimenti. La parte cosciente si limita a eseguire gli ordini che riceve da forze che sembrano esterne perché represse ma che ci sono invece fin troppo familiari.

Dicevamo che non è strano che Cronenberg affronti direttamente questa tematica perché, trattato in varie forme, spesso caratterizzate da un’enorme capacità di seduzione artistica, il cui principale potere consiste nella capacità di turbarci, in un certo senso questo è stato un tema ricorrente in tutta la sua filmografia: la presenza di corpi estranei che ci abitano e che tramano e tessono una realtà parallela, nella quale accadono le cose che davvero ci dirigono e ci segnano.

Non sono molte le opere cinematografiche nelle quali viene descritto il gioco tra il bello e il macabro e tra le forze di creazione e di distruzione delle nostre pulsioni più intime nella loro manifestazione più accentuata, opere che, in modo divertente, affascinante e contemporaneo, riescano a farci constatare che la vita viene decisa nel nostro lato non consciente, sia esso la parte repressa individuale o la parte collettiva espressa attraverso sincronie ed archetipi, sia che si presenti come forza invincibile e minacciosa che ci invade dal didentro (Shivers), come estensioni anatomiche del nostro corpo che mescolano morte e desiderio (Crash), fatali tendenze sessuali che fanno vivere una doppia vita portando a un tragico finale (M.Butterfly), fratelli gemelli che funzionano come siamesi, condannati fatalmente e metaforicamente (Dead Ringers), stati alterati di coscienza che portano a paesaggi dove siamo e non siamo altri (Naked Lunch), o realtà parallele che si sovrappongono a quella che prendiamo per buona (Videodrome), per citare solo alcuni esempi.

 

Paul Oilzum Only-apartments Author
Paul Oilzum

Il film ha risvegliato grande aspettativa, causata anche dall’alta qualità degli attori, che genera in certe parti del nostro plurale divenire in invincibile desiderio di affittare appartamenti a Vienna città dove Freud e Jung si conobbero in un primo incontro in cui parlarono per 13 ore consecutive. conocieron en una primera cita

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