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Freud: estratti da testimonianze senza riscontro 12

Da Harpo71 @harpo71

Parla Tobias Bauer, un conoscente occasionale di Freud.
L'unica cosa che interessava veramente al Dottor Freud era la sua barba.
Passava le nottate a gingillarsi quella dannata barba.
Non appena si metteva a letto e posava la testa sul cuscino cominciava il rituale.
Me lo confessò lui stesso alla festa organizzata per il compleanno di Magdalena, la gattina persiana di Jung.
"La mia barba.." disse sospirando per cominciare il discorso.
"E' più forte di me, non riesco a controllarmi!" aggiunse guardandomi e prendendo dal buffet una razione di torta alla crema per 4 persone per poi spalmarsela sulla faccia.
"La sera, nel mio letto, appena spengo la luce, la mia mano corre subito alla barba e incomincio ad accarezzarmela piano. E' cosi morbida vuole toccarla?" mi chiese leccandosi la barba imbrattata di crema.
Io non gli risposi e lui continuò:
"Mentre la gente dorme, io conto i peli della mia barba finchè non perdo il conto e allora ricomincio. Poi mi dedico ai baffi, me li arrotolo intorno alle dita e me li giro a torciglione.. quest'operazione dura almeno 40, 45 minuti ogni notte, dopodichè mi gratto la barba per un paio d'ore".
Fece un sorriso e poi disse: "Mi piace il rumore che fanno le unghie sul pelo. E' così morbida, vuole toccarla?" mi chiese ancora passandosi l'indice sul mento.
Io non gli risposi e lui continuò:
"Poi mi prendo la punta della barba, me la porto alla bocca e la mastico bene per una bella ora. Mi piace il rumore dei denti sul pelo della mia barba!".
Poi con occhi sognanti mi disse:
"Sul comodino tengo una spazzola e nel cuore della notte la prendo e mi spazzolo la barba. Mi piace il rumore che fanno le setole della spazzola sui peli che crescono sul mio viso. E' così morbida vuole toccarla?".
Io non gli risposi e lui aggiunse:
"All'alba, da sotto il cuscino, dove lo conservo gelosamente, prendo il pettinino nero per i baffi che ho comprato su Amazon e li pettino piano, amorevolmente. Sono così morbidi, vuole toccarli?".
Io non gli risposi e mi recai alla toilette, quando tornai alla festa il Dottor Freud mi si parò davanti e dopo essersi accarezzato la barba mi disse:
"E' così morbida vuole toccarla?".

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