Mantovani che confermano in sostanza il secondo tempo disputato contro i Dragons domenica scorsa, quando riuscirono a cambiare passo nel proprio piano di gioco. "In attacco abbiamo mosso il pallone senza paura, in mischia ordinata abbiamo giocato alla pari contro una prima linea di livello mondiale, nel secondo tempo abbiamo messo paura a lunga rimontando lo svantaggio", ha commentato alla fine coach Rowland Phillips. Che ha speso qualche parole sull'atteggiamento irlandese nelle ruck: "Spesso i giocatori di Leinster entravano laterali o non restavano in piedi. So che è difficile arbitrare perché ci sono tante ruck in una partita, ma le regole mi sembra che sono chiare". Con le formazioni irlandesi in campo, la questione si aggiorna di volta in volta.
Vince la capolista, faticando. Perdono soprattutto gli Ospreys in casa contro i Glasgow Warriors che in questa stagione si divertono a fare sgambetti e a restare nei piani alti della classifica: 26-20 per gli scozzesi al Liberty Stadium di Swansea. Ruaridh Jackson vince la sfida ravvicinata con Dan Biggar alla piazzola, infilando quattro penalty e trasformando le due mete dei suoi. Due mete anche per i padroni di casa: comincia l'ala Hanno Dirksen per gli Ospreys al 15', ma la risposta dei Warriors non si fa attendere, con il pilone Jon Welsh che risponde al 18'. E prima di andare negli spogliatoi l'ala Colin Shaw va nuovamente a segno per i Warriors che chiudono il primo tempo avanti per 20-10. Jackson e Biggar continuano a dettare lo score nella ripresa, con Glasgow che al 66' alluna sul +13 (26-13). La meta di Kahn Fotuali'i, il mediano di mischia samoano di riserva dei gallesi, al 75' aiuta - con la conversione di Biggar - a portare a casa almeno il punto di bonus difensivo. Ben quattro i cartellini gialli, due per parte: il flanker Tom Smith (25') e il pilone Ryan Bevington (65') per Swansea, la terza linea Alastair Kellock (68') e il mediano Johnnie Beattie (74') per Glasgow.
Sono sei le mete con le quali l'Ulster supera 38-16 Edimburgo. Il mediano Paul Marshall, l'ala Stefan Terblanche e Adam D'Arcy nel primo tempo, chiuso sul 21-10, con la formazione scozzese che però aveva aperto le marcature dopo cinque minuti con l'altro olandese del gruppo, Sep Visser, il fratello di Timbo. Nella ripresa, arriva una meta tecnica e la doppietta firmata dalla panchina, con i nuovi entrati Ian Humpfreys e Chris Cochrane. La famiglia Visser in compenso va di nuovo in meta al 73', stavolta con quello più famoso dei due fratelli, Tim The Flying Dutch.
Gli Scarlets vincono 38-10 sul Connacht, con cinque mete a carico. L'ala Andy Fenby e il pilone Rhodri Jones vanno a segno al 17' e 37', firmando il 14-3 con il quale si va negli spogliatoi. Nel secondo tempo, il tallonatore Emyr Phillips, il Numero 8 Kieran Murphy e il tallonatore di riserva Phil John fanno particolarmente felice il pacchetto di mischia. La meta della bandiera irlandese arriva al 74' con un altro avanti, il tallonatore Ethienne Reynecke.
Un occhio alla situazione generale, che si fa molto interessante. Se Leinster continua a guidare il gruppo con 63 punti, gli Ospreys (secondo con 49) sono tallonati dal Munster (che gioca domani contro i Dragons) e da Glasgow: entrambe le squadre sono a 47 punti. Appena dietro, l'Ulster con 46 e poi gli Scarlets con 45. In fondo, gli Aironi (che devono ancora recuperare il match con Munster) chiudono con 15 punti, a otto lunghezze da Edimburgo, penultimo con 23 punti.
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