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Frigo e fiamme: Kaiserschmarren

Creato il 23 dicembre 2013 da Exnovomen

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Al contrario del nome, la ricetta dello Schmarren è semplice e veloce. La cosiddetta “frittata o pasticcio dell’imperatore” è una crèpe spezzettata ricoperta di zucchero a velo e marmellata. Il dolce di origine austriaca è imbottito di canditi e uva passa. All’occorrenza, può anche essere servito con mirtilli o salsa di miele.

Ebbene sì, frigo e fiamme tratterà di cucina. Tuttavia, lo scopo della rubrica non sarà semplicemente spiegare questa o quella ricetta. Cercheremo invece di raccontare l’origine di alcuni piatti tipici, ripercorrendo i dietro le quinte della storia culinaria. In questo numero ci occupiamo del dessert austriaco per eccellenza.

A seconda delle cronache, il Kaiserschmarren assume origini diverse. Secondo una di queste, il piatto nascerebbe nel periodo austro-ungarico. Ecco la storia:

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Una sera l’imperatore Francesco Giuseppe entrò in una taverna con sua moglie Elisabetta di Baviera (la famosa Sissi). Il locandiere, non appena si rese conto degli ospiti speciali, corse sconvolto al cospetto dei reali, chiedendo la comanda. Il giovane Franz, affamato, ordinò la prima cosa ci fosse stata in cucina. L’oste si ritirò subito ai fornelli, cercando di preparare la migliore delle omelette. Purtroppo il poveruomo si agitò a tal punto da sbagliare la ricetta, mettendo nell’impasto uvetta e canditi. Ma non solo. La pressione esagerata fece tremare le mani al cuoco, finché la frittata – eccessivamente sbattuta – si trasformò in un’irregolare pioggia di pasta dolce. Il cuciniere, accortosi improvvisamente del pasticcio, cercò di rimediare agli errori culinari guarnendo il piatto con marmellata di ribes e mirtilli.

L’imperatore prese il dolce, assaggiò e disse: “Questa frittata è decisamente più buona del previsto, messere. Ma qual è il suo nome?” Il locandiere, sudato marcio in attesa del giudizio, non credette alle sue orecchie. “Davvero sua Maestà trova buono il mio pasticcio?”, pensò scombinato.  Allora, dopo interminabili attimi di silenzio, il cuoco aprì bocca: “Bene Sire – disse fingendo sicurezza – il piatto si chiama «pasticcio dell’imperatore»”. Sentite quelle parole, Francesco Giuseppe, chino sul tavolo, esclamò: “…Complimenti chef! Da oggi sarà questo il mio piatto preferito!”

E da quel giorno, in effetti, la frittata del cuoco passò alla storia, diventando il più celebre tra i dolci austriaci.

A volte un errore può diventare una straordinaria occasione di successo.

Paolo Fassino      


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