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frittelle e cartapesta

Da 6cuorieunacasetta
frittelle e cartapesta
Sei anni fa, Giacomo frequentava la "prima asilo". Tutto era nuovo, per me.
- Mamma, venerdì abbiamo la festa in maschera! Posso travestirmi da gatto?
Detto e fatto: una camicia bianca, una coda di stoffa, una maschera di cartone.
Varcato il portone della scuola, un turbinio di principesse, fatine e damigelle. Supereroi, cowboys e zorri. Tutti splendidamente vestiti. Rimasi senza fiato. Un buffetto sui baffi disegnati, mi accomiatai dal mio primogenito con un nodo alla gola. Giunta alla soglia mi girai: il piccolo Giacomo era là, con la coda moscia, la maschera sghemba (e in crescita!),  ritto e fermo in mezzo al salone. Scappai via e salii in macchina. Versai una lacrima (ero incinta del futuro Orlando...) e giurai a me stessa: mai più! Per gli anni a venire mi sarei premunita.
Comprai una macchina da cucire. Mi specializzai in mantelli. Ma le feste in maschera riescono ancora a cogliermi alla sprovvista.
- Mamma, venerdì abbiamo la festa in maschera a scuola!
- Accipicchia, di già?
- Possiamo travestirci?
- Bambini ho una grande idea... che ne dite di travestirvi tutti da fantasma? (Che furba mamma, che sei... un lenzuolo bianco e via...).
- Ma mamma, che schifo!
- Da pagliacci?
- Mamma, no!
- Mantelli? Che ne dite di mantelli nuovi di zecca?
- No, quest'anno no, mammina. Io voglio vestirmi da cowboy!
- Io, da Ninjago!
- Io, da marziano!
- Io, no!
- Tu no, per fortuna.
E anche quest'anno è andata.
- Orlando, puoi sorridere che ti faccio una foto?
- Mamma, non ci vedo niente!
- Quisquilie... sorridi che immortalo la nostra creazione!
- E il vestito, mamma?
- Andrà benissimo la tuta da ginnastica verde, tesoro.

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